Orrore nel Napoletano: trovato cadavere decapitato in un casolare, è un anziano. Forse mutilato dai cani randagi

Orrore nel Napoletano: trovato cadavere decapitato in un casolare, è un anziano. Forse mutilato dai cani randagi
Lunedì 13 Luglio 2020, 10:52 - Ultimo agg. 19:13
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Il cadavere decapitato di una persona in avanzato stato di decomposizione è stato trovato in un casolare abbandonato nella zona collinare di Cigliano, a Pozzuoli, nella tarda serata di ieri. Sul posto, allertati da alcuni residenti, sono intervenuti gli agenti del commissariato di Polizia di Stato di Pozzuoli che stanno conducendo le indagini. È stato disposto il trasferimento del corpo a medicina legale del II Policlinico di Napoli per gli esami autoptici e per datarne la morte. Il morto è un uomo che avrebbe compiuto 83 anni il prossimo 30 agosto, Alfredo Apuzzo. Viveva in precarie condizioni igieniche nel rudere che si trova a poca distanza dal luogo del ritrovamento. La salma è stata sequestrata dagli inquirenti. Sentiti già alcuni residenti e conoscenti della vittima dalla polizia per risalire agli ultimi giorni di vita.

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In attesa che le indagini facciano il loro corso, la morte di quest'uomo ha tutti i contorni della storia di solitudine, da quando, ormai da qualche anno, era venuta a mancare la convivente. La scoperta del cadavere è avvenuta a causa del lezzo nauseabondo che proveniva dal casolare segnalato da una anziana signora in giro nella campagna circostante con il proprio cagnolino. Le modalità del ritrovamento hanno attirato le attenzioni degli inquirenti e attivato le indagini per risalire alle cause del decesso dell'anziano che, negli ultimi anni, si era interamente dedicato alla coltivazione di un piccolo fondo di famiglia. La sua morte risalirebbe a circa una settimana fa. A rendere raccapricciante la scoperta del corpo, già martoriato dalla decomposizione, la testa staccata dal tronco e ritrovata a distanza di metri. Da qui l'intervento della polizia scientifica per tutti i rilievi del caso, con l'intervento del magistrato e il trasferimento della salma nel Centro di Medicina Legale del II Policlinico di Napoli per l'esame autoptico. Sul corpo dell'uomo, però, non sono stati evidenziati segni di violenza dagli esami condotti fin qui, per cui il distacco della testa dal tronco potrebbe essere stato causato da animali affamati alla ricerca di cibo. La stessa vittima, che conduceva vita di solitudine, amava contornarsi di numerosi cani di diverse razze ed anche randagi, che sfamava con le poche provviste in suo possesso. Potrebbero essere stati proprio i cani randagi o altri animali aggressivi - presenti in buon numero in quell'area vicina all'oasi degli Astroni - a mutilare il corpo esanime. Un fratello, Lorenzo, perse la vita, qualche anno fa, in un incidente col trattore che lo travolse mentre arava la terra. 

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