Caivano, la morte di Fortuna. Un anno fa altro bambino precipitato dal palazzo

Caivano, la morte di Fortuna. Un anno fa altro bambino precipitato dal palazzo
Mercoledì 24 Dicembre 2014, 13:13 - Ultimo agg. 13:27
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Caivano. Il giallo della morte di Fortuna Loffredo, la bimba di sei anni del Parco Verde, vittima di abusi e uccisa dopo essere stata scaraventata nel vuoto da uno dei piani dell’Isolato 3, ha avuto un tragico precedente, sul quale non si è ancora chiusa l’indagine della magistratura.



Il 27 aprile 2013. Ore 21,30. Il piccolo Antonio Giglio, tre anni, precipita dal settimo piano dell’isolato 3 – ala ovest - delle palazzine popolari Iacp, nel parco Verde di Caivano. Il piccolo muore sul colpo. Non viene ritrovata la scarpa destra. La polizia intervenuta sul posto, indaga solo per una tragica fatalità. La Procura, come avviene in questi casi, apre un fascicolo per omicidio colposo, senza iscrivere nessun indagato.



Il 24 giugno 2014. Ore 11, 45. Fortuna (Chicca) Loffredo, sei anni, viene trovata agonizzante sul selciato dell’ala nord dello stesso isolato. Soccorsa da uno dei condomini ( arrestato ieri per violenza sessuale), viene ricoverata in ospedale, dove muore poco dopo. Non viene ritrovata la scarpa destra e nemmeno un giocattolo che aveva in mano quando è uscita da casa, e fatto ritrovare dopo qualche giorno, accanto alla porta della sua abitazione.

Il 5 luglio 2014. Dopo ben 11 giorni dalla morte, viene eseguita l’autopsia. Il perito accerta abusi cronici subiti della bimba. Il pm Federico Bisceglia ipotizza i reati di omicidio volontario e violenza sessuale su minori.



Il 20 luglio 2014. Gli avvocati Angelo e Sergio Pisani, incaricati dal papà di Fortuna, iniziano una indagine difensiva, con l’intervento di un perito balistico incaricato dai due legali di accertare se la bimba sia davvero caduta, e nel caso, da quale piano. Il 21 Luglio 2014. I carabinieri della compagnia di Casoria e quelli della tenenza di Caivano eseguono una maxi perquisizione in tutti gli appartamenti dell’isolato 3, nelle cantine, nelle aiuole vicine e nei cassonetti dei rifiuti. Cercano le due scarpette destre di Fortuna e Antonio. I risultati sono negativi.



Il 23 luglio 2014. I Ris di Roma nel parco Verde. I carabinieri del reparto investigativo scientifico, grazie a particolari apparecchiature, riportano sul computer l’isolato 3 in tre dimensioni. Il grafico così ottenuto, sarà analizzato da un perito balistico per determinare il probabile punto di caduta, la traiettoria del corpo e il punto di impatto. Il 17 settembre 2014. Gli avvocati Angelo e Sergio Pisani, che hanno condotto una inchiesta difensiva sulla morte di Fortuna Loffredo, consegnano in Procura alcune video testimonianze su presunte responsabilità di adulti, per la morte del piccolo Antonio Giglio. Il 22 dicembre 2014 scatta l’arresto per il soccorritore di Fortuna.

m.d.c.