Lo hanno stanato in Spagna, a Valencia, mimetizzato tra turisti e uomini di affari. Luigi Capuano è stato catturato grazie a un blitz figlio del lavoro investigativo della squadra mobile, agli ordini del primo dirigente Alfredo Fabbrocini. Risponde di violenza, danneggiamento, minacce (in uno sfondo camorristico), per aver aggredito e malmenato il titolare di Cala la pasta, ristorante in zona Decumani, teatro di un’aggressione malavitosa ordita da un gruppo di malviventi contro turisti e commercianti.
Luigi Capuano progettava di far trasferire la famiglia in Spagna, sapendo di essere ricercato in Italia.
Ricordate cosa accadde? Un balordo in sella a uno scooter investì la titolare del negozio e alcuni turisti argentini. Altri elementi, in odore di camorra, provarono a recuperare lo scooter e minacciarono il negoziante e alcuni turisti, nel frattempo intervenuti ad aiutare la donna costretta alle cure mediche. Intanto, ieri, sempre grazie a un blitz della Mobile, è finita in cella per droga la mamma di Luigi Capuano