Colonne di gas nei Campi Flegrei, è allarme caldera per le trivellazioni

Colonne di gas nei Campi Flegrei, è allarme caldera per le trivellazioni
di Pasquale Guardascione
Lunedì 15 Giugno 2020, 09:32
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Sabato i vulcanologi dell'Osservatorio Vesuviano hanno effettuato un sopralluogo presso il pozzo geotermico di via Scarfoglio, su richiesta della Protezione Civile nazionale e di quella regionale. Il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, mercoledì scorso aveva sospeso i lavori al cantiere, aperto per la realizzazione di un impianto di «trigenerazione elettrica, termica e frigorifera da fonte geotermica a media entalpia», autorizzato dalla Regione Campania. Un progetto realizzato da un'azienda napoletana in collaborazione con l'università Parthenope, l'università Federico II e l'Ingv (istituto nazionale di geofisica e vulcanologia). Uno scavo che non avrebbe superato i cento metri di profondità e che da lunedì scorso ha agitato non poco la popolazione dei Campi Flegrei desiderosa di sapere se questo pozzo geotermico avrebbe potuto rappresentare un pericolo per la caldera.

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CONTROLLO
Fermo il cantiere, nell'aria resta una fumarola alta oltre a una pioggia persistente di condensati e polveri trasportata dal vento verso la zona della conca di Agnano. «La Protezione civile e il comune di Pozzuoli ci hanno chiesto un approfondimento sul pozzo scavato - spiega Francesca Bianco, direttrice dell'Osservatorio Vesuviano -. Sabato abbiamo effettuato un sopralluogo con verifiche sismologiche, vulcanologiche e geochimiche, inoltre, abbiamo anche prelevato dei campioni. Verificheremo la composizione chimica dei fluidi e dei gas per vedere se l'azione antropica per la realizzazione del pozzo abbia potuto influire sull'equilibrio del sistema idrotermale. Abbiamo, comunque, deciso di potenziare tra Agnano e Pisciarelli il numero di stazioni di monitoraggio».

TIMORI
Sabato mattina al momento del sopralluogo dei vulcanologi dell'Ingv era presente anche il sindaco Figliolia. Nei pressi del pozzo, intanto, la nube di fumo bianco è abbastanza alta e si sente anche un forte odore di zolfo, dovuto all'emissione di idrogeno solforato. «Temiamo che possa trattarsi di sostanze nocive dichiara Giuseppe Mosca del comitato No Triv Campi Flegrei - e da giorni siamo costretti a sopportare un forte odore di zolfo oltre ad un bruciore intenso alla gola anche a metri di distanza. Non è possibile che in una zona densamente abitata si possa mettere in piedi un progetto del genere senza tenere in considerazione sicurezza e salute pubblica».

I residenti lamentano la presenza di polveri sottili nere che si depositano ovunque. «Deve essere fatta chiarezza su chi abbia autorizzato questo pozzo geotermico - ha detto Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi - ed attendiamo l'esito dei prelievi dell'Osservatorio vesuviano. Non va sottovalutata anche la pericolosità dei fanghi prodotti da smaltire. Nei prossimi giorni anche l'Arpac analizzerà l'aria». Dice il sindaco di Pozzuoli: «Avevamo già dato parere negativo nel 2015 con una delibera di giunta e una consiliare - ha detto Figliolia - lo ribadiamo oggi, per la sicurezza e la salute dei cittadini di Pozzuoli oltre che in coerenza con il piano di Protezione Civile previsto per la zona».
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