Camorra a Napoli Est, il boss è libero: sconfessate le dichiarazioni dei ​pentiti

Camorra a Napoli Est, il boss è libero: sconfessate le dichiarazioni dei pentiti
Venerdì 4 Giugno 2021, 12:30
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Cadono le accuse di uno dei presunti esponenti della galassia criminale di Napoli est. Lascia la cella Vincenzo Vigorito, finito al centro dell'inchiesta del pool anticamorra culminata in una maxiretata contro i soggetti ritenuti affiliati al cartello dei Reale-Rinaldi-Formicola. Indicato da alcuni collaboratori come killer (anche se in questa vicenda rispondeva di associazione camorristica), Vigorito ha fatto vacillare dinanzi al Riesame i punti cardine della misura cautelare emessa nei suoi confronti. Dodicesima sezione del Tribunale del Riesame, i giudici hanno accolto la richiesta degli avvocati Salvatore Impradice e Leopoldo Perone, in un procedimento che questa mattina fa registrare anche altre udienze con una serie di decisioni strategiche. Al centro delle indagini anche la posizione di Antonio Marigliano, alias o silano, a sua volta coinvolto in un'altra vicenda sotto i riflettori della Dda di Napoli. Inchiesta condotta dai pm Antonella Fratello e Simona Rossi, da tempo al lavoro sulle fibrillazioni legate alla camorra della periferia orientale. Ed è proprio nel corso di queste indagini, che è emerso il possibile coinvolgimento di Antonio Marigliano nell'ambito dell'agguato consumato in piazza Nazionale, culminato nel ferimento della piccola Noemi (maggio del 2019). 

 

Ma torniamo alle indagini che hanno coinvolto Vincenzo Vigorito: secondo i pentiti (tra questi Vincenzo Battaglia), si tratta di un uomo di fiducia di Ciro Rinaldi, capace di organizzare spedizioni punitive contro una pizzeria di San Giovanni.

Ma l'accusa non ha retto al Riesame. 

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