Camorra e cemento, scarcerati i fratelli Simeoli: conteranno il residuo di pena ai domiciliari

Camorra e cemento, scarcerati i fratelli Simeoli: conteranno il residuo di pena ai domiciliari
di Ferdinando Bocchetti
Lunedì 17 Settembre 2018, 08:11 - Ultimo agg. 10:02
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MARANO - Scarcerati i fratelli Luigi e Benedetto Simeoli, imprenditori edili legati al clan Polverino. I ras del mattone di Marano, figli del noto palazzinaro Antonio (ancora detenuto), sconteranno il residuo di pena nelle loro abitazioni. I due fratelli erano stati condannati in primo grado rispettivamente a 14 e 13 anni di carcere, poi ridotti in appello a 8 anni e 4 mesi, di cui cinque già scontati. Sulla scorta di questa sentenza, il tribunale di Sorveglianza ha accettato l'istanza formulata dai loro legali, ovvero di tramutare la detenzione carceraria in arresti domiciliari. Luigi e Benedetto non avranno l'obbligo di indossare il braccialetto elettronico. Nelle loro rispettive abitazioni, insomma, dovranno scontare il residuo di pena: poco più di un anno per entrambi. I rampolli della famiglia Simeoli furono arrestati nell'ottobre del 2013, nel corso di un blitz durante il quale fu acciuffato anche Antonio Simeoli, fondatore della Sime costruzioni e amministratore di fatto di numerose cooperative edilizie, molti delle quali confiscate dallo Stato.
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