Ci sono anche un carabiniere e un finanziere, entrambi indagati, in servizio presso i rispettivi comandi provinciali di Caserta, nell'inchiesta, denominata Medea, che ha portato in carcere questa mattina 13 persone, tra imprenditori e politici ritenuti collusi con il clan guidato dal boss Michele Zagaria.
Il brigadiere dei carabinieri, Alessandro Cervizzi - oggi in congedo, in passato autista di un ufficiale del comando di Caserta - su pressione di Fontana, avrebbe cercato di orientare le relazioni che i suoi colleghi stavano preparando riguardo proprio alle aziende di Fontana oggetto di interdittiva antimafia, affinché il provvedimento venisse revocato.
Il finanziere Silvano Monaco, in servizio al Nucleo di Polizia Tributaria di Caserta, avrebbe invece rivelato a Giuseppe e Orlando Fontana notizie relative ad un'indagine penale che la Finanza svolgeva proprio sul conto dei due imprenditori.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout