Camorra sotto assedio: da Maria Licciardi a Raffaele Mauriello, arrestati cinque latitanti in un mese

Camorra sotto assedio: da Maria Licciardi a Raffaele Mauriello, arrestati cinque latitanti in un mese
di Giuseppe Crimaldi
Giovedì 26 Agosto 2021, 00:00 - Ultimo agg. 21:54
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E quattro, anzi cinque. Giornata piena sul fronte dei successi investigativi e della cattura dei latitanti di camorra: i carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno catturato in Spagna il 34enne Gennaro Esposito, napoletano, ritenuto elemento di spicco del clan Mazzarella. L’uomo è finito in manette l’altra notte a Barcellona. Cadono nella rete come le ciliegie maggioline i latitanti napoletani: terribile, per loro, quest’ultima estate durante la quale sono finiti in cella personaggi del calibro di Maria Licciardi, Raffaele Imperiale, Giuseppe Vacca (altro esponente del cartello di Secondigliano), Esposito e - sempre ieri è stata diffusa la notizia, sebbene l’arresto risalga al 14 agosto scorso) anche Raffaele Mauriello, altro ricercato per traffico internazionale di stupefacenti (di quest’ultima operazione condotta dalla polizia riferiamo in altro articolo).

L’estate nera delle primule rosse. Fatto sta che queste ultime operazioni confermano ancora una volta come nella caccia ai latitanti contino gli affetti più cari dei ricercati, e come i periodi estivo e natalizio, ma anche quelli che coincidono con compleanni e onomastici dei ricercati siano anche quelli che li espongono di più al rischio delle manette.

Prendiamo ad esempio proprio il caso di Gennaro Esposito. Da manuale l’operazione condotta dai militari dell’Arma: gli investigatori tenevano sotto stretta osservazione sua moglie, i suoi contatti telefonici e i suoi spostamenti. Quando hanno capito che la donna, insieme alla figlioletta, erano pronte ad imbarcarsi su un volo per Barcellona, hanno intuito che fosse arrivato il momento giusto.

Marito, moglie e figlia erano pronti a ricongiungersi nella città catalana. E così su quell’aereo sono saliti anche i carabinieri. È bastato pedinare le mosse della donna per arrivare all’obiettivo, con la collaborazione della polizia spagnola. 

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L’arresto rappresenta un duro colpo per il clan Mazzarella, cui Esposito era affiliato. L’uomo, irreperibile dal luglio del 2020, deve rispondere delle accuse di estorsione aggravata dalle finalità mafiose e associazione a delinquere di stampo mafioso. Il 34enne è ora in carcere in attesa del provvedimento di estradizione. 

Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha espresso agli investigatori napoletani i complimenti per l’esito dell’operazione in Spagna: «Complimenti all’Arma dei carabinieri per l’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli, che ha portato all’arresto di Gennaro Esposito, considerato uno degli elementi di spicco del clan Mazzarella operativo nel capoluogo partenopeo». 

Un mese terribile, quello di agosto, per i superlatitanti napoletani. Si comincia il 7 agosto con Maria Licciardi. “’A Piccerella”, come viene chiamata la lady camorra della Masseria Cardone di Secondigliano, viene intercettata all’aeroporto di Ciampino mentre è in fila agli imbarchi per un volo diretto a Malaga. Maledetta Spagna. La donna cercava di distrarre l’attenzione dei carabinieri deviando il decollo da Capodichino sullo scalo romano dei voli charter: ma la trovata non ha funzionato. Il 4 agosto tocca a Raffaele Imperiale, il superlatitante del narcotraffico internazionale, scovato finalmente dopo anni di ricerche da polizia e finanzieri napoletani, con il supporto delle autorità emiratine.

Dieci giorni dopo tocca ad un altro narcos napoletano che si nasconde nel paese arabo: Raffaele Mauriello. Mentre il 19 agosto è la volta di Giuseppe Vacca: i carabinieri lo ammanettano mentre sta per assaggiare un piatto di spaghetti alle vongole nel ristorante di Varcaturo dove si celebrava il compleanno di un cognato.

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