Campania, boom rottamazione
adesione a quota 122mila cartelle

Campania, boom rottamazione adesione a quota 122mila cartelle
di Francesco Pacifico
Martedì 10 Luglio 2018, 09:37 - Ultimo agg. 10:10
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Hanno aderito più famiglie che imprese. Anche se il grosso del contenzioso sanato ha riguardo soprattutto il mondo delle aziende. Sul filo di lana Napoli ha battuto la più ricca Milano e tanto è bastato alla Campania per conquistare la medaglia d'argento tra le regioni che hanno maggiormente partecipato alla rottamazione bis delle cartelle esattoriali chiusa lo scorso 15 maggio.

Proprio l'Agenzia delle entrate-Riscossione ha reso noto che nel nostro territorio ci sono state 122mila adesioni: meno delle 176mila registrate nel Lazio ma poco più delle 113mila che si sono avute in Lombardia. E sempre stando alle prime rilevazioni effettuate dagli uffici dell'ente guidato da Ernesto Mario Ruffini, si scopre che nella nostra regione sono state rottamate cartelle per un ammontare lordo complessivo pari a oltre un miliardo e mezzo di euro, «mentre al netto dei benefici previsti dalla definizione agevolata, la cifra complessiva si attesta a circa 965 milioni di euro». A tanto ammonterebbe la cifra che dovrebbe incassare l'Erario.
 
A livello nazionale sono state 950mila le istanze, presentate da circa 840mila contribuenti per oltre 4 milioni di cartelle di valore complessivo di circa 14 miliardi di euro. In Campania invece, ed entrando più nello specifico, si scopre soltanto tra Napoli e provincia le domande presentate sono arrivate a quota 65.743, più della metà del totale, «per un controvalore lordo è di circa 915 milioni di euro e per un importo al netto della rottamazione pari a quasi 564 milioni di euro». Dopo il capoluogo campano seguono nella classifica delle adesioni «Salerno con 23.666 adesioni per un valore lordo di 296 milioni di euro (importo netto di 192 milioni di euro), Caserta con 18.117 adesioni (193 milioni di euro lordi, 111 milioni di euro netti), Avellino con 8.521 adesioni (79 milioni di euro lordi e 51 milioni di euro netti) e Benevento con 6.201 adesioni, un valore lordo di 74 milioni di euro e netto di 48 milioni di euro».

Spiega al riguardo Vincenzo Moretta, presidente dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli: «Oltre la metà dei soggetti, direi quasi il 60 per cento, che hanno aderito sono famiglie. Ma le cifre più alte versate per le cartelle rottamate riguardano i contenzioni aperti dalle imprese». Più in generale Moretta dice che «dalla Campania è arrivata una grandissima risposta, senza contare gli effetti benefici per l'economia: senza la spada di Damocle di un contenzioso tributario, una famiglia non spende e un imprenditore rallenta o blocca il processo d'investimento». Guardando invece ai singoli tributi sanati, sottolinea che «per lo più ha aderito chi aveva contenziosi abbastanza datati. In alcuni casi lo sconto a sanzioni e a interessi di more ha portato a risparmi anche vicini al 40 per cento dovuto all'Erario. Le famiglie avevano per lo più cartelle che riguardavano Irpef non mancata, ma anche l'Imu o l'Ici non versate. Poche le multe, perché le cartelle legate alle contravvenzioni sono relativamente più giovani. Per quanto riguarda le aziende ci sono soprattutto Iva e Ires».

La rottamazione ha garantito ai contribuenti il pagamento del solo importo residuo delle somme dovute, senza corrispondere sanzioni e interessi di mora. Per le multe stradali, invece, non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge. Nei giorni scorsi l'Agenzia delle entrate-Riscossione ha inviato a chi ha aderito i bollettini di pagamento per i versamenti del dovuto, in base alla rateizzazione scelta. La prima scade il prossimo 31 luglio. Chi versa soltanto una parte, rischia di vedersi annullate tutte le agevolazioni e gli sconti ottenuti. Per pagare, si può andare in banca, alla posta, alle agenzie delle Entrate oppure in tabaccheria. Intanto il governo sta studiando un provvedimento di pace fiscale, che potrebbe essere nelle promesse della maggioranza ancora più conveniente della rottamazione. In Campania ci sono circa 60 miliardi di euro di tasse e multe non pagate, ma di questi soltanto 2,5 miliardi sarebbero ancora esigibili. «La gente - conclude - spera in un condono totale».
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