Campania, boom terze dosi: richiamati i sanitari precari

Campania, boom terze dosi: richiamati i sanitari precari
di Ettore Mautone
Venerdì 26 Novembre 2021, 09:29 - Ultimo agg. 27 Novembre, 08:34
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È boom terze dosi in Campania: il semaforo verde del ministero della Salute alla dose booster, a conclusione di 5 mesi (anziché 6), dal primo ciclo vaccinale, fa registrare una decisa accelerazione delle somministrazioni nei principali punti vaccinali delle sette Asl dove, per la prima volta da mesi, si rivedono le file. Le aziende sanitarie hanno pertanto dovuto aumentare le postazioni, richiamando in servizio il personale (medici e infermieri) sia precario sia interinale reclutato tramite le agenzie della Protezione civile. Incrementi netti e significativi anche nei distretti, nelle farmacie e presso gli studi dei medici di famiglia. Rispetto alla scorsa settimana le vaccinazioni sono aumentate in Campania di quasi il 60% con punte del 70 per cento a Caserta e naturalmente sono quasi tutte terze dosi.

«Sul territorio della Asl Napoli 1 oggi (ieri) sono state somministrate 1.006 terze dosi spiega il manager Ciro Verdoliva - che avevano una scadenza a 5 mesi dalla seconda somministrazione mentre 3.129 sono superiori a sei mesi, per un totale di 4.135 terze dosi». Un vero e proprio record anche rispetto ai dati già in crescita della scorsa settimana. Gli accessi nella città capoluogo restano diretti e senza prenotazione presso gli hub della Mostra d'Oltremare, alla ex Fagianeria e nei 10 distretti. Nelle farmacie può essere utile, per la programmazione degli scongelamenti, una telefonata il giorno prima. «In questa settimana abbiamo registrato un inatteso pienone spiega Paolo Cotroneo titolare della omonima Farmacia a Fuorigrotta nelle cui vicinanze è allestito un mini hub vaccinale si è scatenata una vera e propria corsa alla terza dose probabilmente in relazione ai dati epidemiologici. Chi si è vaccinato nel primo ciclo non ha esitazione e porgere di nuovo il braccio. La telefonata di avviso è utile per scadenzare, di 10 minuti in 10 minuti, gli orari degli appuntamenti ma molti in strada vedono la fila ed entrano. Non rifiutiamo nessuno».


Così da Petrone a Pianura dove hanno esaurito le scorte e aspettano nuovi vaccini per riprendere le inoculazioni. La consegna è prevista venerdì della prossima settimana.

Quello delle dosi disponibili inizia a essere un nodo che sarà sciolto solo a partire dal 1 dicembre quando riprenderanno le forniture di Pfizer sospese a novembre. Alla Asl di Caserta quest'ultimo è il farmaco più richiesto ma esaurito. È disponibile invece Moderna di cui le Asl campane hanno i frigoriferi ancora pieni. Un vaccino a mRna come Pfizer che può essere tranquillamente utilizzato nel richiamo anche se è stato usato Pfizer in prima battuta. Tra l'altro la dose di Moderna è dimezzata rispetto a quella del primo ciclo: da una fiala, nei mesi scorsi, si estraevano 10 o 11 dosi. Oggi se ne ricavano il doppio arrivando a 20.

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«Nei 30 punti vaccinali per altrettanti comuni della Asl spiega Gaetano D'Onofrio, direttore sanitario aziendale della Asl Napoli 3 sud abbiamo aumentato le poltrone per la somministrazione delle terze dosi vista l'aumento delle richieste. L'incremento è del 40 o 50 per cento e stiamo procedendo spediti». Un analogo incremento dell'afflusso di cittadini che hanno concluso il primo ciclo vaccinale a giugno di quest'anno, si rileva anche nei punti di somministrazione distribuiti sul territorio dei 32 Comuni di competenza della Asl Napoli 3 nord. Una crescita che vale il raddoppio a Salerno e provincia: «Siamo passati da 2.500-2.700 punture al giorno a oltre 5.300 e 5.400 inoculazioni avverte Mario Iervolino manager della Asl di Salerno. Il nostro è un territorio vastissimo. Ripercorriamo i numeri record fatti registrare 5 o 6 mesi fa quando arrivavamo sino a 15 o 16 mila punture al giorno. È chiaro che ora questi accesso saranno diluiti in un tempo superiore. Abbiamo ripristinato una serie di centri vaccinali nei 158 Comuni con 60-70 punti attivi».

Rafforzata in molte Asl anche la presenza del personale vaccinatore, segnatamente medici e infermieri. Figliuolo aveva bloccato i contratti allo scadere dei nove mesi ma ora sono scattate le nuove contrattualizzazioni fino a luglio del 2022. A Caserta, infine, a fronte di qualche rifiuto di troppo (ingiustificato) di Moderna, si registra una piccola frenata ma sono pienamente operativi i punti vaccinali dei due siti militari con la caserma Garibaldi e Magroni a cui si aggiungono gli ospedali di Aversa, Marcianise, Sessa Aurunca, Piedimonte Matese e poi Francolise e Castelvolturno. Chiuso invece a fine ottobre il Centro Campania sostituito dal centro commerciale Medì attivo dal 1 dicembre.

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