Covid in Campania, i laboratori privati a De Luca: «Perché escluderci dai tamponi?»

Covid in Campania, i laboratori privati a De Luca: «Perché escluderci dai tamponi?»
Mercoledì 7 Ottobre 2020, 13:04 - Ultimo agg. 13:26
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«Con la Campania in piena emergenza Covid ed un numero di tamponi eseguiti drammaticamente basso, rispetto alla popolazione residente, il governatore De Luca sceglie di non scegliere tenendo, ancora una volta, fuori la rete dei laboratori di analisi cliniche privati accreditati». Lo dichiara, in una nota, Gennaro Lamberti, presidente di Federlab Italia, tra le maggiori associazioni di categoria del comparto dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatoriali privati accreditati con il SSN (con oltre 2mila strutture associate presenti su tutto il territorio nazionale). «Tutto ciò non ha senso» aggiunge Lamberti.

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«Ancora oggi - spiega il leader dei laboratoristi - viene impedito ai privati cittadini di potersi autonomamente rivolgere agli sportelli di un laboratorio privato per eseguire il test anti-Covid». Eppure, rimarca il presidente di Federlab: «il mondo che, come associazione di categoria, rappresentiamo, è parte integrante del sistema sanitario regionale e in condizioni di normalità esegue circa l'80 per cento delle prestazioni ambulatoriali richieste in Campania». «Tra l'altro - rilancia Lamberti - la nostra rete già esegue tamponi per le aziende che ne facciano richiesta, nell'ambito della medicina del lavoro ed in quella della medicina dello sport. Per dirla in altre parole, ci viene sostanzialmente riconosciuto, dalla stessa Regione, l'idoneità ad effettuare test i cui dati vengono, poi regolarmente trasmessi ai dipartimenti di prevenzione, ai medici del lavoro e dello sport. Ma per i normali cittadini no, questo non ci è concesso farlo».
 

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Secondo il presidente di Federlab: «esistono profonde differenza da regione a regione. Ieri, in Lombardia sono stati superati gli 8 mila tamponi, nel Lazio addirittura si è andati sopra quota 11 mila. In Campania a stento raggiungiamo i 5 mila prelievi. La differenza è abissale. Ma »questo gap potrebbe essere colmato se solo a Palazzo Santa Lucia si decidessero ad accogliere la mano che pure gli viene tesa dai laboratori privati. Siamo veramente sicuri che convenga alla comunità lasciarci in panchina a marcire quando poi alcuni laboratori, sempre gli stessi, in virtù di una procedura quanto meno opinabile, agiscono in regime di monopolio? Cosa aspetta De Luca a farsi aiutare?« conclude Lamberti. 

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