Napoli, la protesta dei precari della sanità: «Abbiamo vinto il concorso, ora assumeteci»

Napoli, la protesta dei precari della sanità: «Abbiamo vinto il concorso, ora assumeteci»
Mercoledì 14 Aprile 2021, 13:14 - Ultimo agg. 14:34
2 Minuti di Lettura

«Abbiamo vinto il concorso, siamo idonei ma questa graduatoria non scorre e continuano a farci un contratto di sei mesi nel periodo della pandemia, pronti ad abbandonarci poi». È così che Silvia Mauro, operatrice socio sanitaria dell'ospedale Cardarelli di Napoli spiega la manifestazione degli ossi davanti la sede della Regione Campania. «Basta con i precari in sanità, stabilizzazioni subito e scorrimento graduatorie», lo striscione esposto davanti alla sede della Regione.

«Abbiamo accettato il contratto a tempo determinato - spiega Mauro - sentendoci responsabili nell'affrontare la pandemia, ci siamo messi a disposizione. Loro però ora continuano a darci questi sei mesi alla volta e non ci sembra giusto che noi dopo 30 anni, abbiamo aspettato il concorso, lo abbiamo vinto, siamo in graduatoria per il tempo indeterminato e rischiamo che ci mandano a casa. Abbiamo anche perso colleghi perché stiamo in prima linea, questa graduatoria è stata portata a 1.800 persone, la devono esaurire e devono darci l'indeterminato.

Dei 1800, 700 circa sono stati presi negli anni, poi hanno fatto altri concorsi e stanno creando altro precariato e intanto il mio contratto scade a maggio e non so che fine farò».

Video

Un precariato che fa male, come spiega Salvatore, un altro oss: «Sto vivendo - dice - un dramma perché il mio datore di lavoro non mi vuole rinnovare l'aspettativa, siamo in balia del virus e dei datori di lavoro. Noi abbiamo vinto un concorso ma non ci vogliono dare un tempo indeterminato e non ci rispondono neanche, ora arriva una nuova proroga di sei mesi con un punto interrogativo, che fine facciamo? Io ora sarà costretto a lasciare un posto di lavoro a tempo indeterminato alla Clinic Center dove lavoro da 15 anni e devo scegliere a fine mese. Abbiamo vinto un concorso e non si può non dormire la notte come accade a me ora». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA