Campania zona arancione, riaprono le scuole ma è caos rientro: «Nessun piano e trasporti insufficienti»

Campania zona arancione, riaprono le scuole ma è caos rientro: «Nessun piano e trasporti insufficienti»
di Mariagiovanna Capone
Domenica 18 Aprile 2021, 09:03 - Ultimo agg. 19 Aprile, 07:25
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Problemi mai risolti dei trasporti, ritorno in presenza delle seconde e terze medie con già numerosi docenti in quarantena, connessioni ballerine e Dad impraticabili per gli studenti delle superiori, e dietro l'angolo una riapertura al 100% che lascia i dirigenti scolastici perplessi, visto che finora hanno dovuto far quadrare tutto alla perfezione attenendosi alle rigide direttive sul distanziamento. Il mondo della scuola campana non nasconde che ci sono poche luci e tante ombre per il ritorno in aula in zona arancione, con i disagi che da settembre continuano a ripresentarsi.

Claudio Naddeo, dirigente sia dell'Iss Trani Moscati che del Convitto di Salerno non nasconde la dicotomia tra «il desiderio e la felicità di riprendere in presenza, e la preoccupazione per una situazione epidemiologica ancora non risolta». Dal punto di vista organizzativo conferma le impostazioni già fissate con la riapertura di febbraio e le perplessità sulle superiori sono le stesse da mesi. «Il sistema dei trasporti non è stato potenziato, e io ho molti pendolari. Vorrei rimarcare un dato incontestabile: il virus viene portato nelle scuole, non nasce da noi. E i mezzi di trasporto pubblico sono un veicolo di trasmissione se il distanziamento non viene mantenuto». C'è poi il nodo del 26 aprile al 100% su cui Naddeo evidenzia dubbi: «All'improvviso le norme di sicurezza e sul distanziamento non valgono più?». Per Giovanna Martano, dirigente dell'Iti Righi di Napoli, le domande che ci si poneva a settembre restano senza risposta. «Lunedì noi dirigenti riapriremo come previsto, con la presenza degli studenti al 50%, secondo schemi organizzativi vari, a seconda delle singole scuole. Ripartiremo con studenti e docenti in presenza, così come ripartiranno molte attività economiche. Mi pongo una domanda: tutto risolto per quanto riguarda i trasporti, il sistema di tracciamento, i controlli per evitare assembramenti? Perché se, invece, come temo, nulla è cambiato, davvero non comprendo perché, le attività didattiche in presenza siano state sospese così a lungo. E soprattutto, chiedo al governo: ma davvero è considerato un rischio calcolato la possibilità, dal 26 aprile, di prevedere il 100% degli studenti in presenza? Che significa rischio calcolato?». I gruppi Sicurezza Scuola e Salute e Scuola Bene Comune, che coordinano migliaia di docenti campani, hanno scritto al presidente De Luca esponendo innumerevoli «perplessità e criticità di una riapertura delle scuole a poche settimane dalla fine delle lezioni, con il rischio di quarantene e chiusure a catena». «Domani si aprono tutte le scuole ma i contagi salgono», insistono i portavoce Cecilia Fontanella e Libero Tassella che sottolineano la preoccupazione per il 26 aprile quando tutte le scuole apriranno al 100%.

I due prof stigmatizzano la riapertura «a fronte di un piano vaccinale che non copre ancora gli anziani e i fragili, e non il 100% del personale della scuola: infatti la vaccinazione è stata sospesa per disposizione di Figliuolo». 

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Ci sono poi le chiusure, quelle fissate dai sindaci e quelle dai lavori in corso. Il sindaco di Avellino Gianluca Festa ha annunciato che le secondarie di secondo grado rimarranno chiuse anche la prossima settimana «per prudenza». Mentre a Ottaviano torneranno in presenza solo scuole dell'infanzia, e prima e seconda classe della primaria. Chiuso almeno domani per ricantierizzazione dei lavori di coibentazione il liceo De Carlo e Galvani di Giugliano. Chiuso per tre settimane invece il liceo Sbordone di Napoli. Città Metropolitana ha constatato solo nei giorni scorsi le condizioni in cui la scuola è stata lasciata dalla ditta che aveva ristrutturato l'edificio, rinvenendo «muffe, efflorescenze e ammaloramento intonaci da rimuovere e sostituire». «I tecnici considerano necessario un intervento di sanificazione degli ambienti che durerà almeno tre settimane per renderli agibili e usufruibili senza rischi per la salute di studenti e personale», precisa la dirigente Maria Antonella Caggiano

A Napoli tornano in classe da martedì gli studenti dell'Iss Siani e all'Iss Giustino Fortunato, che domani saranno ancora in Dad, mentre all'Iss Vittorio Veneto slitta la presenza di un giorno solo la sede di Secondigliano. Tutte le secondarie di secondo grado optano per una capienza al 50 per cento degli studenti, mentre cambiano le modalità di frequenza. Al liceo Genovesi ingressi sfalsati su due turni (8 e 13), mentre al liceo Fonseca le classi verranno divise in due gruppi che si alterneranno in presenza con cadenza settimanale, all'Istituto Nitti due turni quotidiani con alternanza bisettimanale ma l'opportunità per gli alunni delle quinte di frequentare un giorno a settimana al 100% in aula Magna. Al liceo Morante si opta per turnazioni per classi intere, senza dividerle. Al Pansini il triennio entra alle 7.50, il biennio alle 9.40. Evitati i turni pomeridiani e ogni classe sarà per tre giorni in presenza a scuola, due giorni in Dad e un giorno svolgeranno attività di scienze motorie presso le strutture sportive.

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