Campania zona gialla, ecco i dati: indice Rt a 0.92, premiata la bassa occupazione dei posti letto e i buoni numeri dei vaccini

Campania zona gialla, ecco i dati: indice Rt a 0.92, premiata la bassa occupazione dei posti letto e i buoni numeri dei vaccini
di Ettore Mautone
Venerdì 23 Aprile 2021, 13:30 - Ultimo agg. 24 Aprile, 09:27
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Epidemia e restrizioni, la Campania, a sorpresa, agguanta la zona gialla: dopo una lunga analisi, un approfondimento certosino dei dati e un'attenta valutazione dell'attuale pressione ospedaliera, la cabina di regia riunitasi stamani a Roma (Ministero della Salute e Istituto superiore di Sanità), smentendo ancora una volta le previsioni della vigilia (ma in senso inverso rispetto a quanto accaduto a fine marzo quando fummo confinati per altre due settimane in lockdown) ratifica l'ingresso della Campania nel «gruppone» delle regioni del centro Nord che avanzano in massa in area gialla. 

La Campania, è bene chiarirlo, ha dati borderline con un indice di diffusione del virus Rt solo per un pelo collocato sotto il valore soglia di 1 (attestato a 0.92 ma risalente ai dati di 10 giorni fa laddove, invece, nel frattempo è già risalito attorno a 1 nel calcolo attuale).

Anche l'incidenza (i nuovi contagi contati in una settimana in rapporto a 100 mila residenti) risulta molto ballerina ed è, a ieri, a quota 224 ossia più vicina al valore della zona rossa (250) che a quello da area gialla (dovrebbe essere inferiore a 200, un livello raggiunto una sola volta negli ultimi due mesi con 199 di score nella prima delle due settimane prese in considerazione nel monitoraggio di oggi). 

Cos'ha spinto dunque, i tecnici del ministero della Salute, a una valutazione così ottimistica della situazione epidemiologica campana? È presto detto: innanzitutto il basso impegno dei posti letto critici della rete ospedaliera Covid. Le terapie intensive viaggiano con una occupazione che oscilla tra le 130 e le 140 unità (ossia al 20% come tasso di occupazione rispetto al 30% quale valore limite) e anche le aree mediche viaggiano costantemente sotto soglia senza affanni registrati nei pronto soccorso. Tutto questo nonostante la variante inglese sia diventata autoctona anche a fronte del numero record di attualmente positivi (un contagiato su cinque in Italia è in Campania) con un esercito di 92 mila persone a fare da serbatoio al virus. 

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Il basso rapporto tra positivi e ospedalizzati (una costante che accompagna la Campania sin dall'inizio della pandemia e che rende conto anche del più basso numero di decessi) insieme al dato del 90% di segni sfumati di malattia nella quota giornaliera dei sintomatici, sono stati determinante a far propendere la bilancia verso una visione ottimistica della situazione epidemica. A giocare a favore di un allentamento delle restrizioni, infine, le buone performance vaccinali raggiunte negli ultimi 15 giorni in cui sono stati centrati senza affanni l'obiettivo di somministrare circa 30 mila dosi al giorno per raggiungere i valori target fissati dal commissario Figliuolo sulla strada delle 500 mila inoculazioni su scala nazionale che in Campania si traduzono in 46 mila punture alla spalla.  

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