Campania zona gialla, è record di vaccini: 42mila in un giorno, il 21,4% degli abitanti ha ricevuto almeno una dose

Campania zona gialla, è record di vaccini: 42mila in un giorno, il 21,4% degli abitanti ha ricevuto almeno una dose
di Ettore Mautone
Sabato 1 Maggio 2021, 10:00 - Ultimo agg. 19:13
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La Campania, grazie a una benevola lettura dei dati epidemiologici, resta in zona gialla sebbene molti indicatori - dall'indice di infettività Rt superiore a 1 (1,08) alla quota di contagi contati in una settimana in rapporto a 100 mila abitanti superiori a 200 (221) - siano da area arancione. Tant'è che la Basilicata, con gli stessi parametri della Campania, (anche migliori se riferiti all'incidenza che è a quota 165) resta nel livello di rischio intermedio. Il nuovo scenario disegnato dai colori che differenziano le restrizioni si compone a margine della cabina di regia, (Istituto superiore di Sanità e Ministero della Salute) che si è riunita ieri mattina a Roma per il monitoraggio settimanale dei dati riferiti al periodo dal 19 al 25 aprile e, solo per l'incidenza, aggiornati a giovedì 29 aprile. 

L'unica regione a finire in zona rossa è dunque la Valle d'Aosta che prende il posto della Sardegna, invece promossa in arancione, per un'alta incidenza (265 contagi per 100 mila abitanti) pur avendo un indice Rt inferiore a 1 (calcolato con ritardo rispetto alla situazione attuale). Restano in area arancione Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia disegnando così una macroarea del Sud in cui, fatta eccezione per la Campania (border-line), Sars-Cov-2 corre più velocemente rispetto a un centro Nord tutto tinto di giallo con l'eccezione della Valle D'Aosta.

Il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, ha firmato ieri le nuove ordinanze: andranno in vigore a partire dal 3 maggio per la durata di una settimana. In generale la situazione del rischio pandemico in Italia migliora con nessuna area a rischio alto. Tre Regioni (contro 4 della settimana precedente) hanno un Rt puntuale (indice di infezione e di replicazione del virus) maggiore di 1 (Basilicata, Campania e Sicilia) e quindi in progressione ma solo Campania e Sicilia hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2 (Rt regionali significativamente compresi tra 1 e 1,25) Il valore è tuttavia fotografato al 14 aprile e dunque datato e da leggere in controluce con tutti gli altri 20 indicatori di rischio in particolare l'incidenza. A mitigare la febbre epidemica al sud è il rischio di progressione esponenziale basso ma la sola Campania resta per questo in zona gialla. Complessivamente, nel Paese, l'indice Rt resta al valore medio di 0,85, uguale a quello della settimana precedente e l'incidenza continua a scendere attestandosi a 146 rispetto al 157 della settimana scorsa, ancora ben lontana dai livelli (50 per 100 mila) che permetterebbero il perfetto contenimento dei nuovi casi. Si osserva un miglioramento generale anche sul fronte delle ospedalizzazioni.

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A definire con asciutta lucidità il rischio che corre la Campania in questo scenario è proprio presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che ha tracciato il punto della situazione nel consueto intervento in diretta social del venerdì pomeriggio: «Dobbiamo essere estremamente attenti - ha detto - c'è stata una discussione su zona gialla o arancione, da sempre abbiamo sposato la linea di rigore ma con l'inizio della campagna di vaccinazione abbiamo detto che si sarebbe aperta una seconda fase nella quale è necessario tutelare anche l'economia oltre che la salute. Se immaginiamo che zona gialla significhi ricreazione, con movida incontrollata, nel giro di due settimane torniamo non in arancione ma in zona rossa direttamente. È meglio parlare con chiarezza brutale. Il 50 per cento dipende dal rigore dei nostri comportamenti, l'altro dalla campagna di vaccinazione. Se ci manteniamo responsabili, avremo un'estate di liberazione». «Abbiamo un livello quotidiano elevato di nuovi positivi - ha poi concluso - Dio non voglia che si verifichi una nuova esplosione. A quel punto che nessuno si lamenti. Le mascherine vanno indossate, non tenute sul collo». 

A leggere i dati di ieri in Italia continua il leggero miglioramento degli indici in termini di positività al tampone (3,97 per cento), 263 decessi contro i 288 del giorno prima e 2.439 attualmente positivi in meno. Continua a migliorare la situazione anche negli ospedali mentre è record di vaccinazioni: alle 17 di ieri oltre 540 mila. Stabile la situazione in Campania con 1.898 casi contro i 1.986 del giorno prima (il 9,16 per cento), in calo i morti (da 33 a 24) e scendono di 497 unità gli attualmente positivi. Invariate le terapie intensive e 10 ricoveri in meno per un Rt puntuale a 0,97. Moltissime vaccinazioni anche in Campania, oltre 42 mila e il 21,4 per cento gli abitanti hanno ricevuto almeno una dose, l'8,14 per cento sono completamente vaccinati. 

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