Campi Flegrei, registrati 339 terremoti a marzo

Campi Flegrei, registrati a marzo 339 terremoti
Campi Flegrei, registrati a marzo 339 terremoti
di Antonio Cangiano
Sabato 9 Aprile 2022, 11:29 - Ultimo agg. 11:38
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Trecentotrentanove eventi sismici sono stati registrati nel mese di marzo nei Campi Flegrei.

È quanto riferisce l'ultimo bollettino mensile di monitoraggio pubblicato dall'Osservatorio Vesuviano.

Una intensa attività sismica, per lo più strumentale, di cui undici eventi hanno superato 1 di magnitudo.

Il sisma di maggiore intensità è stato registrato martedì 29 marzo, magnitudo 3.6, profondità 2.7 km con epicentro alla Solfatara, in località Pisciarelli.

La scossa è stata avvertirla dagli abitanti dei Campi Flegrei e non solo.

Scrive la sezione napoletana dell'Ingv: «Durante il mese marzo 2022 nell'area dei Campi Flegrei sono stati registrati 339 terremoto con una magnitudo massima=3.6±0.3. Di questi, 279 eventi (circa l'82% del totale) hanno avuto una magnitudo minore di 1.0, 9 eventi (circa il 3%) hanno avuto una magnitudo compresa tra 1.0 e 1.9. 2 eventi, (circa l'1%) hanno avuto una magnitudo maggiore o uguale a 3.0. Di 49 eventi (circa il 14%) non è stato possibile determinare la magnitudo a causa della bassa ampiezza del segnale non chiaramente distinguibile dal rumore di fondo. In totale sono stati localizzati 195 eventi (57% di quelli registrati) ubicati prevalentemente tra Pozzuoli, Astroni, l'area Solfatara-Pisciarelli-Agnano e il golfo di Pozzuoli con profondità fortemente concentrate nei primi 2 km e una profondità massima di circa 3,7 km». 

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E ancora, «le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo confermano una geometria radiale del sollevamento centrato nell'area di Pozzuoli con una velocità media di circa 13+-2 mm/mese. Il sollevamento registrato alla stazione Gps di Rione Terra a partire da novembre 2005 é di circa 93,5 cm di cui circa 60 cm da gennaio 2016. Il flusso di Co2 dal suolo, nell'area della Solfatara si conferma essere circa 3000t/d, valori comparabili a quelli che si ritrovano nel plume di vulcani attivi a degassamento persistente».

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