Campi Flegrei, nuova scossa e lo sciame sismico in aumento: adesso è allarme

Campi Flegrei, nuova scossa e lo sciame sismico in aumento: adesso è allarme
di Mariagiovanna Capone
Martedì 29 Dicembre 2020, 14:07
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Dopo lo sciame sismico tra il 19 e 20 dicembre, con l'evento massimo di magnitudo 2.7, ieri alle 9.09 è arrivata una nuova scossa che ha allarmato gli abitanti dell'area flegrea. La magnitudo preliminare fissata dalla Rete di Monitoraggio dell'Osservatorio Vesuviano dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia è 2.6, con una profondità di 2.2 chilometri e un epicentro sul fianco della Solfatara che affaccia su Pisciarelli, quasi identica a quella del 19. Tra i due eventi simili ci sono state circa 30 scosse di bassa intensità nessuna delle quali connesse a un nuovo sciame, quasi tutte concentrate nell'area di Pozzuoli-Solfatara.


LO SCENARIO
La domanda che sui social si pongono in tanti è cosa sta succedendo? La risposta, per ora, è nulla che non sia conforme a una normale attività di un sistema idrotermale attivo quali sono i Campi Flegrei, come sottolineato da Francesca Bianco, direttore dell'Osservatorio Vesuviano.

Dal 2005 è ripreso il sollevamento, dal dicembre 2012 siamo al livello di attenzione Giallo perché mutarono numerosi parametri. Cosa che non sta avvenendo in questo momento sebbene negli ultimi tre mesi sia aumentata la velocità di sollevamento, passata a circa 10 millimetri al mese, che implica un aumento nel numero e nell'intensità di eventi sismici. Terremoti destinati a proseguire fin quando continuerà il sollevamento, i cui valori li conosceremo oggi, con la pubblicazione del bollettino settimanale.


IL SOLLEVAMENTO
«I parametri geofisici e geochimici analizzati indicano il perdurare dei trend registrati dei mesi precedenti. Allo stato attuale non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni del sistema a breve termine, fermo restando che una eventuale variazione dei parametri monitorati (sismologici, geochimici e delle deformazioni del suolo) può comportare una diversa evoluzione degli scenari di pericolosità» rassicura il direttore Bianco dopo l'ennesimo sisma nell'area flegrea.
I valori di sollevamento, con l'accelerazione da settembre in poi, non sono nulla di anomalo ma una situazione prevedibile. «Aumentando la pressione interna, la stessa che provoca il sollevamento, aumenta anche la sismicità, per noi non c'è nessuna sorpresa, ce l'aspettavamo. Sulla base dei dati scientifici, questo bradisisma non prelude a un'eruzione» chiosa Giuseppe De Natale, dirigente di ricerca dell'Ov-Ingv che in alcune pubblicazioni scientifiche ha ipotizzato un modello. «La discesa dal 1985 in poi potrebbe essere causata da uno sgonfiamento del sistema. Nel senso che i fluidi in pressione, che avevano generato parte del sollevamento precedente, sono usciti dal sistema. Quindi, quello che accadrebbe ora è un ripristino della pressione dei fluidi nel sistema, sempre più uguale a quella che c'era nel 1985», spiega. In un grafico con i valori numerici del sollevamento dal 1984 in poi, si vede che la curva è perfettamente speculare, con il sollevamento che riprende dal 2005 in poi, e che nel 2022 dovrebbe raggiungere i 95 centimetri di allora.


I TIMORI
L'attività sismica delle ultime settimane desta timori nella popolazione flegrea al punto da portare il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia a comunicare con i suoi concittadini attraverso i social: «Molti di voi manifestano scetticismo e paura. Reazioni umanamente comprensibili, ma che non devono creare alcun allarmismo. Posso solo assicurarvi che qui non c'è nulla da nascondere. Non dimenticate che vivo anche io in mezzo a voi in questa splendida città». Figliolia sottolinea alla cittadinanza «il divieto di avvicinarsi all'area di emissione di fluidi di Pisciarelli per il pericolo di emissioni di fango ad alta temperatura. C'è poi la questione dei boati avvertiti dalla popolazione, fenomeni del tutto normali dovuti all'energia sismica che dalla crosta terrestre passa a un altro materiale di propagazione, ossia l'atmosfera, con parte di questa energia che si trasforma in onda acustica.

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