Caos al Conservatorio di Napoli,
spunta l’ipotesi commissario

Caos al Conservatorio di Napoli, spunta l’ipotesi commissario
di Donatella Longobardi
Giovedì 19 Ottobre 2017, 10:21
2 Minuti di Lettura
La programmata riunione del consiglio accademico, la seduta di laurea in violino per due ragazze. Giornata normale al San Pietro a Majella in attesa di sviluppi sul caso dell’annullamento della tornata elettorale per il nuovo direttore. Mentre il direttore eletto Carmine Santaniello aspetta la mossa dei suoi legali e il ricorso al Tar, il direttore uscente Elsa Evangelista continua nell’ordinaria amministrazione. «Sono in carica fino al 31 ottobre, poi si vedrà», dice. Qualcuno ipotizza per lei un prosieguo del mandato per gestire nuove elezioni, altri parlano di un commissario. Certo bisognerà attendere la mossa del ministero dell’Istruzione intervenuto sulla vicenda segnalando l’irregolarità del voto per la presenza di un candidato senza requisiti.

«Volevo solo dare il mio contributo al Conservatorio», dice Livio De Luca, «accusato» di essere docente di seconda fascia e non aver avuto diritto a candidarsi. «Lo statuto che impedisce ai maestri accompagnatori al pianoforte di candidarsi è precedente all’eliminazione di questa figura. È cambiato lo status giuridico, siamo tutti semplicemente docenti», insiste il musicista che aveva raccolto undici voti. Undici voti che, secondo la nota del ministero, avrebbero fatto pendere il piatto della bilancia da una parte o dall’altra inficiando l’esito finale. Una questione delicata, che spacca la platea del San Pietro a Majella e che invece dal punto di vista politico ha creato uno schieramento ampissimo che va dalla destra di Laboccetta ai Verdi e al Pd-Mpd di Anna Maria Carloni e Luisa Bossa che, come annunciato nei giorni scorsi, hanno invitato il ministro Fedeli a convalidare l’elezione di Santaniello.


Continua a leggere su Il Mattino Digital
© RIPRODUZIONE RISERVATA