Napoli, apre il parco del Poggio ma chiude quello di via Nicolardi

Scivolo inagibile al parco di via Nicolardi
Scivolo inagibile al parco di via Nicolardi
di Antonio Folle
Venerdì 21 Giugno 2019, 14:26
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Da alcuni giorni, dopo quasi otto mesi di chiusura, il parco del Poggio è stato restituito alla cittadinanza. Una riapertura a cui ha fatto seguito una spinosa polemica a causa dell'inagibilità delle giostrine e l'interdizione al pubblico del belvedere. La riapertura del polmone verde, che tra non molte settimane sarà al centro delle consuete kermesse estive - come il cinema all'aperto - non ha spento le polemiche, anzi, le ha riaccese. A poche ore dalla deludente riapertura del parco del Poggio, infatti, per i cittadini dei Colli Aminei è arrivata un'altra doccia fredda. Il parco di via Nicolardi, altro importante polmone verde del quartiere, sarà chiuso sabato e domenica per carenza di personale. Una chiusura che dovrebbe essere limitata solo a questo weekend ma che ha scatenato aspre polemiche tra i cittadini.

«Durante il periodo estivo i parchi sono presi d'assalto proprio nei fine settimana - tuona il consigliere della III Municipalità Gennaro Acampora - ed è assurdo che il parco di via Nicolardi venga chiuso il sabato e la domenica perchè manca personale per tenerlo aperto. Ci troviamo di fronte a un problema che il Comune stima come momentaneo ma che invece rischia di diventare molto più grave. Attualmente - precisa il consigliere - per la gestione del parco del Poggio e del parco di via Nicolardi sono disponibili nove operatori in tutto. I lavoratori del Comune devono fare la spola tra un parco e l'altro e il risultato non può che essere questo».

La coperta è corta, decisamente troppo corta. Da anni il personale comunale è sottodimensionato per garantire le esigenze dei parchi pubblici sul territorio cittadino. Nelle scorse ore il sindaco de Magistris ha annunciato nuove assunzioni - subordinate al parere favorevole del Governo - che potrebbero, il condizionale è d'obbligo, dare una fondamentale boccata d'ossigeno al personale impegnato su più fronti. Sulla questione dei parchi pubblici ai Colli Aminei, inoltre, pesa una vera e propria "spada di Damocle". Quando partiranno gli eventi estivi, infatti, il parco del Poggio dovrà garantire aperture straordinarie serali. Aperture che si tradurranno in ulteriori turni per il già scarso personale addetto e in probabili chiusure di altri parchi comunali. 

«Non è difficile immaginare cosa accadrà - spiega ancora Acampora - quando partiranno gli eventi estivi al parco del Poggio. Con ogni probabilità la chiusura temporanea del parco di via Nicolard sarà prolungata di volta in volta, fino a rendere del tutto inaccessibile quel parco alle tantissime famiglie che lo frequentano ogni giorno».

La polemica sulle riaperture a singhiozzo dei parchi pubblici, però, non è la sola che infiamma in queste ore il quartiere collinare. Tantissime le proteste dei cittadini per i mancati interventi di manutenzione sulle attrezzature dei parchi - in particolare le giostrine per bambini -, una problematica comune sia al parco del Poggio che al parco di via Nicolardi, dove risultano inagibili gran parte delle giostre. La III Municipalità ha deciso - lo ha annunciato il presidente Ivo Poggiani - di correre ai ripari con una raccolta fondi tra i residenti del quartiere. Molti si sono già detti disponibili, ma le perplessità per quella che è vista da molti come una resa non mancano.

«La raccolta fondi tra i cittadini può anche andar bene - precisa Gennaro Acampora - ma è una sconfitta per le istituzioni che palesano la loro incapacità di prendersi cura del territorio. I cittadini che amano il loro quartiere stanno dando la loro disponibilità, ma prima di procedere alla raccolta fondi vera e propria crediamo sia più giusto fare una stima precisa dei fondi necessari e poi procedere alla raccolta. La trasparenza - conclude l'esponente del terzo parlamentino - è fondamentale per non perdere definitivamente la fiducia di chi già oggi si sente preso in giro da riaperture ingannevoli»
 
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