Car sharing a Napoli, il consigliere-tassista attacca. D'Angelo replica: «Polemica allucinante»

Car sharing a Napoli, il consigliere-tassista attacca. D'Angelo replica: «Polemica allucinante»
di Valerio Esca
Venerdì 12 Giugno 2020, 20:33
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NAPOLI - Scoppia la polemica dei tassisti napoletani contro il servizio di car sharing presentato pochi giorni fa a piazza del Gesù. Amicar, servizio condiviso di auto elettriche, promosso dal gruppo Gesco, offre un parco auto totalmente elettrico e quindi a emissione zero, che dovrebbe integrare il trasporto pubblico e quello dei taxi, offrendo una valida alternativa all'uso dell'auto privata. Il servizio è stato presentato dal presidente del gruppo Sergio D'Angelo con Marisa Laurito come madrina d'eccezione. Ma i tassisti non ci stanno e il consigliere comunale di maggiornaza Ciro Langella, tassista a sua volta, nonché delegato alla Mobilità del Comune, lo scrive a chiare lettere sulla sua pagina Facebook e nelle lettere inviate all’amministrazione, con le quali chiede «che autorizzazioni siano state concesse al servizio Amicar».

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A Langella hanno risposto sia l’assessore alla Mobilità Alessandra Clemente, che il vicesindaco Enrico Panini. Entrambi hanno chiarito a Langella che gli assessorati non sono stati coinvolti in questa iniziativa. I permessi invece c'erano e a spiegarlo è lo stesso Sergio D’Angelo: «Trovo singolare che un consigliere comunale chieda se un'iniziativa sia stata autorizzata e nessuno a Palazzo San Giacomo sappia rispondere. Come si sarebbe potuto immaginare di fare un evento a piazza del Gesù senza autorizzazioni e passare inosservati? Certo che le autorizzazioni ci sono. Come trovo stucchevole la polemica sul fatto che il car sharing, che non inventiamo noi oggi, possa fare concorrenza ai taxi, quando ci sono studi di fondazioni autorevolissime che dimostrano come faccia concorrenza all'uso dell'auto privata. Basti pensare che un auto di car sharing sostiuisce otto auto private e non otto taxi. A Milano, come a Roma, ci sono migliaia di auto di car sharing, perché Napoli non dovrebbe averle? Mi sembra una polemica allucinanate». 
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