Carabiniere pestato, restano
in carcere tutti gli aggressori

Carabiniere pestato, restano in carcere tutti gli aggressori
di Dario Sautto
Giovedì 13 Agosto 2020, 11:20
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Confermano la loro confessione di qualche giorno fa, ma al momento restano in carcere gli ultimi due aggressori che hanno picchiato l'appuntato dei carabinieri Giovanni Ballarò. Antonio Longobardi, 47 anni, scagliò un tavolino in alluminio dietro la nuca del militare, mettendolo letteralmente kappaò in quell'assurda notte nella movida di piazza Principe Umberto a Castellammare. Carmine Staiano, 23 anni, invece accompagnò il 19enne ex chierichetto del rione Santa Caterina, Pio Lucarelli, che colpì il carabiniere con un casco, mentre lui infierì su Ballarò con un calcio, mentre era già a terra privo di sensi. Ieri mattina, Longobardi e Staiano sono stati gli ultimi due a comparire dinanzi al gip per l'interrogatorio di garanzia. Assistiti dagli avvocati Giovanni Sicignano, Giuliano Sorrentino, Francesco Schettino e Andrea Somma, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, ma hanno confermato ciò che avevano riferito con i loro legali in sede di confessione la scorsa settimana. Erano loro quelli ripresi nei video e riconosciuti dagli stessi carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia, che erano già andati a perquisire le loro abitazioni perché ritenuti sospetti.

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LE CONVALIDE
I due erano stati raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale oplontino su richiesta della Procura di Torre Annunziata guidata dal procuratore Nunzio Fragliasso e dall'aggiunto Pierpaolo Filippelli, a chiusura di indagini lampo da parte dei carabinieri. Già nei giorni precedenti, gli uffici inquirenti avevano ottenuto la convalida dei fermi per lesioni pluriaggravate per gli altri arrestati. Tutti i coinvolti nella folle notte stabiese di mezza estate hanno confessato le loro colpe ed hanno chiesto scusa all'appuntato Ballarò, che stava intervenendo per sedare una lite per motivi di viabilità. Come già promesso dagli altri, anche Longobardi e Staiano scriveranno una lettera di scuse all'appuntato e alla città di Castellammare per quanto fatto. Intanto, la polizia sta indagando sul secondo pestaggio avvenuto qualche sera dopo sempre a Castellammare, in un parcheggio privato di via Bonito, dove cinque giovani di Sant'Antonio Abate picchiarono un dipendente dell'area di sosta dopo una lite. La stessa vittima, però, è sotto inchiesta: forse aveva una pistola.
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