Truffa, nonna detective incastra la falsa nipote: «Anziani, non sciocchi»

Truffa, nonna detective incastra la falsa nipote: «Anziani, non sciocchi»
di Giuseppe Crimaldi
Sabato 10 Luglio 2021, 23:16 - Ultimo agg. 11 Luglio, 19:01
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Il solito trucco. Andato a buon fine per chissà quante altre volte in passato. Le statistiche delle forze dell’ordine valgono molto relativamente: perché segnalano solo i casi nei quali i malviventi finiscono in manette, e mai aggiungono o prendono in considerazione quelli nei quali o per mancanza di denuncia o per altri motivi si perdono per sempre le tracce dei delinquenti. Ma stavolta è andata bene. Un truffatore è stato arrestato venerdì mattina a Napoli dopo aver tentato di raggirare una anziana con la tecnica del finto pacco da consegnare. Vedi alla voce: truffe ai danni degli anziani. Un fenomeno che si ripresenta drammaticamente soprattutto d’estate. 

Tutto ha inizio con una telefonata. «Pronto, ciao zia: ascolta, tra poco ti citofonerà il corriere espresso, deve consegnarti un acquisto che ho fatto. Devi dargli 1500 euro», dice una voce femminile alla vittima. La vittima è la signora Anna (la chiameremo con un nome di fantasia): madre, zia e nonna di una pletora di parenti. Qualcuno, dopo aver ben studiato circuito familiare, abitudini e movimenti dei familiari di nonna Anna, decide di passare al contrattacco. Si tratta di Ciro Paglionico, di 53 anni, residente nel quartiere Forcella, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine e con un passato denso di truffe già perpetrate (molte delle quali ad anziani e soggetti fragili). È lui che fa fare ad un’amica la telefonata che dovrebbe indurre in errore nonna Anna, 77enne residente a Posillipo, ma lucidissima e soprattutto capace di dubitare sulla veridicità di quella telefonata.

Alle dieci di ieri mattina squilla il telefono. «Sono tua nipote, nonnina, aiutami.

C’è un pacco da pagare, anticipami tu i soldi»: la falsa nipote ha chiesto all’anziana di anticipare una bella somma. Millecinquecento euro, da pagare cash. E a quel punto alla signora è scattato il dubbio. Contrariamente a quanto purtroppo spesso accade, l’anziana fingendo di accettare, ha avvertito i carabinieri della stazione di Posillipo, che si sono appostati lungo il percorso del falso corriere ed hanno bloccato Paglionico subito dopo aver ricevuto il denaro. L’ uomo è stato trasferito ai domiciliari in attesa del processo per direttissima. 

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L’allarme sulle truffe perpetrate ai danni di anziani e soggetti deboli rappresenta a Napoli come a Roma, Milano e in molte altre metropoli italiane un allarme fortissimo. La categoria degli anziani è caratterizzata da alcuni fattori di vulnerabilità (età anagrafica, minor vigore sia fisico che psicologico, in alcuni casi un livello di istruzione non elevato e, non ultimo, un forte bisogno di comunicare) che favoriscono l’esposizione della persona a una serie di insidie, come i reati contro il patrimonio. Un fenomeno, quello delle truffe agli anziani,, che merita una pagina sul sito web del Viminale. «La truffa - si legge - rappresenta una fattispecie di reato di cui spesso sono vittime lepersone anziane, perpetrata da persone esterne alla famiglia, soprattutto presso le loro abitazioni. Il truffatore trae in inganno la vittima attuando artifizi e raggiri, approfittando della sua buona fede, dell’ingenuità e facendo affidamento sulle eventuali ridotte capacità di reazione edi critica e del suo bisogno di avere relazioni sociali». 

Istruzioni da tenere bene a mente. L’anziano che subisce una truffa sopporta spesso un duplice danno: quello economico e quello, forse più grave e difficile da superare, di natura psicologica, costituito dalla vergogna, dal riconoscersi inadeguato o troppo ingenuo. Sentimenti, questi, che potrebbero provocare nella vittima una situazione di isolamento non facile da rimuovere e, nei casi più gravi, portare a stati di depressione. E dunque, dinanzi a casi come quello accaduto a Posillipo, regola numero uno: prima di aprire la porta a sconosciuti, chiamare il centralino di polizia o carabinieri. Ed è stata propiro la protagonista di questa vicenda a sottolineare un punto: la decisione di non darla vinta a ogni genere di illegalità e sopraffazione, sempre e comunque all’insegna del «siamo anziani, non sciocchi». Un motto che ora appare ben chiaro a chi è finito agli attesti per truffa. 

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