Recluso nel carcere di Capanne, a Perugia, con una condanna all'ergastolo per omicidio, un detenuto napoletano - Domenico D'Andrea, conosciuto anche col soprannome di Pippotto - è evaso approfittando della sua permanenza all'esterno dell'istituto dove stava svolgendo attività lavorativa. «L'uomo era ammesso al lavoro ai sensi dell'articolo 21 dell'Ordinamento penitenziario nell'area esterna del carcere ed ha colto l'occasione per fuggire, presumibilmente, scavalcando una cinta bassa, vista anche l'esiguità del personale presente nei servizi esterni - spiega Fabrizio Bonino, segretario nazionale Sappe per l'Umbria - Una evasione frutto della superficialità con cui sono state trattate e gestite le molte denunce fatte dal sindacato sulle condizioni di sicurezza dell'istituto».
«Adesso è prioritario catturare l'evaso - aggiunge Donato Capece, segretario generale del Sappe - ma la grave vicenda porta alla luce le priorità della sicurezza (spesso trascurate) con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della polizia penitenziaria del carcere di Capanne.