Ospedale Cardarelli di Napoli, via al piano anticaos: sei mesi per i nuovi posti letto

Ospedale Cardarelli di Napoli, via al piano anticaos: sei mesi per i nuovi posti letto
di Ettore Mautone
Domenica 22 Maggio 2022, 23:17 - Ultimo agg. 23 Maggio, 12:46
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Dopo aver svuotato il pronto soccorso e aver risposto alle immagini choc di 15 giorni fa - quando la prima linea del padiglione emergenze risultava completamente paralizzata e piena zeppa di barelle - per il Cardarelli scatta ora una duplice “operazione speciale” che fa seguito alla liberazione dai pazienti Covid del Padiglione delle Ortopedie. Da oggi con le 6 sale operatorie lasciate libere nel padiglione H si parte con una lunga maratona chirurgica che dovrà concludersi entro la fine del prossimo luglio. Il vincolo dettato dalla Regione è effettuare 151 interventi urgenti per altrettanti malati oncologici.

Il passo successivo sarà azzerare, entro la fine del 2022. Tutte le liste d’attesa, mediche e chirurgiche, che contano circa 800 prestazioni arretrate di minor rilievo e di minore complessità accumulatesi durante l’ultimo anno a causa del Covid.

Infine aprono i cantieri per potenziare, entro i prossimi 6 mesi (28 novembre consegna lavori) i posti letto di terapia intensiva, che passeranno da 40 a 70, e di sub intensiva (8 in più, 26 in tutto) da realizzare ristrutturando un reparto già presente al padiglione Palermo. 

Il piano Marshall per il rilancio del Cardarelli è nero su bianco in un provvedimento firmato nei giorni scorsi dalla direzione strategica dell’azienda in attuazione del Piano regionale per le liste di attesa (vincolante per il Cardarelli ma che investe tutte le aziende sanitarie della regione) e del programma campano di potenziamento e rimodulazione dei posti letto di area critica (rianimazione e sub intensiva). Quest’ultimo mira ad adeguare l’offerta assistenziale nel caso si dovessero materializzare all’orizzonte nuove ondate epidemiche ed emergenze sanitarie. Nel piatto, per le liste di attesa, ci sono poco più di 450 mila euro attinti alla più ampia torta dei finanziamenti regionali. Serviranno per reclutare e remunerare il personale, lavorare fuori orario e di pomeriggio, adottare ogni altra utile soluzione organizzativa per raggiungere gli obiettivi fissati. 

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«Abbiamo di fronte - spiega il manager del Cardarelli Giuseppe Longo - due vincoli programmatici, il primo per le liste di attesa e il secondo per l’adeguamento e potenziamento dei posti di intensiva e sub intensiva. Negli ultimi 10 giorni abbiamo completamente liberato il padiglione H (Ortopedia) e lasciato il solo padiglione M (ex intramoenia) per il Covid. Questo ci consentirebbe di far tornare al loro posto le due Ortopedie oggi sistemate nel padiglione A delle chirurgie. Tuttavia abbiamo l’impegno delle ristrutturazioni. Abbiamo dunque preferito rimandare questo appuntamento per mettere transitoriamente a disposizione le 6 sale chirurgiche del padiglione H per le liste di attesa con annessi 10 posti letto e sistemare qui una due Pneumologie (25 posti letto) che rappresentano anche una preziosa via di deflusso dal pronto soccorso. L’altra Pneumologia al padiglione Palermo è soggetta a ristrutturazione. Al padiglione H attiviamo anche la week-surgery con 12 posti letto che riaccende i motori dopo un lungo stop. Al contempo nel padiglione H viene garantita a tutte le equipe mediche e chirurgiche e riabilitative dell’ospedale anche l’attività intramoenia con 6 posti letto dedicati». 

Nel complesso puzzle disegnato dal management significa mettere a disposizione dell’utenza in attesa di un intervento chirurgico 28 posti letto (più altri 25 di area medica) ad alta intensità di cura rispettivamente al piano 1 e al piano 0 del Padiglione H mentre partono contemporaneamente i lavori, da portare a termine entro 6 mesi, al padiglione Palermo per la seconda Pneumologia. La piastra chirurgica viene completamente devoluta a disposizione di tutte le chirurgie specialistiche dell’ospedale (Neurochirurgia, Neurologia interventistica, Chirurgia vascolare, Urologia, Chirurgia maxillo facciale ecc) per il recupero delle liste di attesa. “Tutto ciò consentirà - conclude Longo - di operare contemporaneamente su più tavoli e con più equipe chirurgiche garantendo condizioni strutturali e organizzative adeguate per eseguire 151 interventi in poco più di due mesi”. La media è di oltre 2 interventi al giorno contando anche domeniche e festivi. Il modello organizzativo è improntato alla flessibilità e al rapido turn-over fatte salve specifiche esigenze assistenziali di cui si farà carico lo stesso personale dell’unità operativa chirurgica. Una riorganizzazione partita liberando i 120 posti letto del padiglione H finora impegnati per il Covid: soluzione che sta dando ossigeno anche al pronto soccorso. Entro fine anno tutto tornerà all’assetto originario e il padiglione H di Ortopedia alla sua naturale vocazione. 
 

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