Da Napoli all'America: cardiologia, Gentile al vertice mondiale

Da Napoli all'America: cardiologia, Gentile al vertice mondiale
Domenica 15 Marzo 2015, 10:48 - Ultimo agg. 11:36
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«The american dream» (il sogno americano) diventa realtà: Federico Gentile, cardiologo napoletano, è tra i soli 14 componenti dell’«American College of Cardiology» (ACC) e dell’«American Heart Association» (AHA), task force per le linee guida sulla gestione ed il trattamento di tutte le malattie cardiache.



E’ un riconoscimento di assoluto prestigio internazionale, molto considerato nella comunità scientifica. A darne notizia il sito web dell’«American College of Cardiology» in occasione del meeting annuale di cardiologia che in questi giorni si sta tenendo a San Diego, in California, con la partecipazione di decine di migliaia di cardiologi provenienti da tutto il mondo. Per il notissimo medico napoletano, che dal punto di vista professionale ha trattato numerosi e complessi casi clinici, si tratta dell’ennesima affermazione sull’asse Italia-Stati Uniti. Pur lavorando a Napoli, Gentile ha infatti fatto base ormai da anni in America, su richiesta delle due piu’ importanti ed autorevoli società scientifiche di cardiologia al mondo.

Ma che cosa sono le linee guida? Sono in pratica lo stato dell’arte per curare al meglio il paziente; esse sono aggiornate periodicamente e rappresentano uno strumento indispensabile per tutti i medici al fine di guidarli nella loro pratica giornaliera, considerando l’enorme e quotidiana evoluzione tecnologica e terapeutica.



Ciò per curare nel modo più corretto il paziente, tenendo quindi conto di questo principale obiettivo ma anche di tutte le questioni collegate, a cominciare da quelle di carattere medico-legale. È ormai da una quindicina di anni che i medici di tutto il mondo sono obbligati a seguire le raccomandazioni delle linee guida elaborate dalla «Task Force». Un elemento imprescindibile per orientare gli operatori.


Ma quali sono questi due organismi di riferimento? L’«American College of Cardiology» è un’associazione non profit con quarantanovemila componenti la cui missione è favorire il miglior trattamento delle patologie cardiovascolari e la prevenzione di queste ultime attraverso l’educazione professionale, la promozione della ricerca e la leadership nello sviluppo degli standard, oltre che le linee guida. L’«American Hearth Association», fondata nel 1915 a New York, è composta da 32.000 professionisti e da ventidue milioni e mezzo tra volontari e non, i quali lavorano senza sosta al fine di conseguire un miglioramento della vita e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari ed ictus. Entrambe le fondazioni condividono la natura non profit.


L’attuale «Task Force» sulle linee guida è formata da 14 esperti. Si tratta di cardiologi altamente selezionati tra i migliori al mondo, che vantano una caratteristica da considerarsi particolarmente meritoria: pur essendo conosciuti e stimati sul piano internazionale dedicano, senza alcun compenso, tantissimo tempo allo sviluppo delle linee guida al fine di aggiornare tutti i cardiologi nell’interesse primario del paziente. La «Task Force» decide, sviluppa ed aggiorna le linee guida e le procedure che rappresentano il punto fermo per i cardiologi (ma anche per i tribunali di tutti i principali Paesi dove peraltro operano i gruppi assicurativi) su come diagnosticare le malattie cardiovascolari e sul tipo di trattamento medico migliore: se, ad esempio, usare farmaci e quale tipo di farmaco, se essere sottoposti ad angioplastica, a stent delle coronarie, a pace-maker, a defibrillatori. Ma anche quale tipo di test cardiologico eseguire: dall’elettrocardiogramma all’ecocardiogramma, alla tac coronarica, alla coronarografia. Tali documenti sono pubblicati diverse volte all’anno sulle supercitate riviste scientifiche «Circulation» e «Journal of the American College of Cardiology», poi riportati su tutte le rassegne del settore. Le tre ultime linee guida pubblicate dalle due società americane hanno riguardato il trattamento dei pazienti con sindromi coronariche acute (infarto, angina), il trattamento dei pazienti con malattie valvolari ed il trattamento della fibrillazione atriale.


Federico Gentile è fellow dell’«American College of Cardiology» ed ha già ricoperto in passato importanti ruoli in questa famosissima società scientifica facendo parte del comitato internazionale e della «Task Force» dei cosiddetti «Consensus Documents»; attualmente è anche componente del «Patient Centered Care Committee» della stessa società. Anche quest’anno Gentile è tra i protagonisti al meeting annuale in corso negli Stati Uniti, a San Diego (nella foto). Ieri è stato moderatore di una delle sessioni piu’ importanti: il simposio sulle novita’ nel trattamento della fibrillazione atriale.
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