Bimbo massacrato di botte, la mamma torna in Costiera e una coppia chiede l'affido delle due sorelline

Bimbo massacrato di botte, la mamma torna in Costiera e una coppia chiede l'affido delle due sorelline
di Ciriaco M. Viggiano
Martedì 29 Gennaio 2019, 12:00
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Dopo la tragedia non ha avuto esitazioni. Valentina Casa ha lasciato l'appartamento di Cardito, teatro della drammatica morte del figlio Giuseppe, e ha fatto ritorno a Massa Lubrense, la cittadina costiera nella quale è cresciuta. Troppo forte lo choc per quel bambino di soli otto anni che Tony Essoubti Badre, l'uomo al quale era legata da qualche tempo, avrebbe ucciso a bastonate. Incontrollabile l'apprensione per la figlia di sette anni ricoverata nell'ospedale Santobono di Napoli col volto tumefatto. Così Valentina si è barricata nell'abitazione dove risiedono la madre e la zia, da sempre suoi principali punti di riferimento.

La morte del piccolo Giuseppe si è abbattuta sulla trentenne massese come un drammatico déjà-vu. Una decina di anni fa, quindi prima della nascita dei tre figli che abitavano insieme a lei e al compagno Tony nell'appartamento di Cardito, la ragazza scoprì di essere incinta. Il bambino che diede alla luce, però, si spense circa tre settimane dopo il parto: uno strazio al quale Valentina reagì grazie all'aiuto di Fabrizio, padre dei suoi tre figli dal quale in seguito si allontanò, e della comunità massese, alcuni componenti della quale presero a cuore la sua situazione.
 
Ieri il sindaco Lorenzo Balducelli, il vicecomandante della polizia municipale Carlo Fabiano, l'assistente sociale Antonella Apuzzo e il vicario generale della diocesi don Mario Cafiero si sono recati all'ospedale Santobono per sincerarsi delle condizioni della figlia di Valentina che, secondo quanto finora ricostruito, sarebbe scampata alla furia omicida di Tony: «I medici ci hanno assicurato che la piccola è costantemente monitorata sotto il profilo sia fisico che psicologico e che le sue condizioni sono complessivamente buone» spiega il primo cittadino.

La situazione familiare di Valentina era ben nota a Massa Lubrense. Il padre Nicola e la madre Anna Adele sono separati da tempo. Il primo, fornaio, 57 anni, vive nella frazione di Sant'Agata. La seconda, invece, abita a poche centinaia di metri dal centro di Massa Lubrense, insieme a un'anziana zia che si è presa cura di lei fin da quando era poco più di una bambina. In questo contesto è cresciuta Valentina al pari dei fratelli Giuseppe, Augusto e Michele.

Ben presto, però, la ragazza ha deciso di farsi una famiglia tutta sua: un progetto realizzato con Fabrizio, l'uomo che l'ha resa madre dei tre figli. Anche il legame col giovane, però, si è deteriorato con la conseguenza che Valentina ha dovuto faticare non poco per mandare avanti la casa. Chi la conosce, però, racconta di una donna capace di seguire i figli con costanza e dedizione totali. «Fin quando è rimasta a Massa Lubrense raccontano in paese è sempre stata molto puntuale nell'accompagnare i bambini a scuola. Poi, alla fine della scorsa primavera, non l'abbiamo più vista in giro, tanto che subito abbiamo pensato che si fosse trasferita altrove con il nuovo compagno».

In Costiera Valentina è tornata per rifugiarsi in casa della madre e dell'anziana zia in attesa che magistratura e forze dell'ordine facciano chiarezza sulla tragedia di domenica pomeriggio. Nel frattempo la comunità massese si è già mobilitata. Una coppia del posto si è detta pronta a chiedere l'affido delle due figlie superstiti di Valentina Casa, cioè della bambina attualmente ricoverata al Santobono e della sorellina di soli quattro anni: un'eventualità ancora lontana dal concretizzarsi, ma che il sindaco Balducelli ha prospettato ai magistrati del Tribunale per i minorenni di Napoli con i quali ha avuto un colloquio.
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