Caro bollette, Sos del sindaco di Napoli Manfredi: ​«Trasporti e cantieri a rischio stop»

Caro bollette, Sos del sindaco di Napoli Manfredi: «Trasporti e cantieri a rischio stop»
di Luigi Roano
Sabato 3 Settembre 2022, 00:00 - Ultimo agg. 4 Settembre, 10:15
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Fino a un paio di anni fa era più un auspicio che un fatto concreto, oggi invece la cosiddetta “ripartenza” di settembre per il sindaco Gaetano Manfredi è un qualcosa di estremamente reale tanto che lo stesso ex rettore non esita ad ammettere «che abbiamo tante risorse per aprire cantieri e dare opportunità di lavoro» alludendo ai finanziamenti del Pnrr, a quelli del “Patto per Napoli” ma anche ai fondi ordinari che arrivano dalla Ue e dallo Stato. Insomma, la sostanza è che ora il sindaco e la sua squadra a quasi un anno dall’insediamento devono dare segnali concreti ai napoletani. Il Manfredi post ferie la prima uscita pubblica la fa in Consiglio comunale dove ha presentato la nuova assessora all’Istruzione Maura Striano, l’occasione per disegnare la road map da qui a fine anno. Manfredi fissa le priorità che sono tre: decoro e pulizia, trasporti e appunto cantieri servono progetti e li devono fornire gli assessori. La chiamata alle armi del sindaco alla sua squadra dei giorni scorsi - cioè presentare schede di lavoro - va letta in questa chiave. Con l’ex rettore che sembra determinato nel voler “portare a casa” entro la fine dell’anno risultato tangibili.

Il primo step l’ex rettore lo ha già fatto sui rifiuti, autentico bubbone fin dal primo giorno della sua avventura al Municipio. «Insieme all’assessore Paolo Mancuso - spiega - abbiamo incontrato i vertici di Asia con i quali si sta discutendo di una serie di interventi straordinari da avviare già a settembre in attesa che arrivi il personale per migliorare spazzamento, lavaggio delle strade, pulizia e prelievo. È fondamentale entro Natale avere nuovi ingressi dal concorso che ci servono per migliorare lo spazzamento e la raccolta dei rifiuti». Quanto ai piani straordinari Manfredi intende far partire le operazioni da più punti della città dal Vomero alle zone più battute dai turisti per poi arrivare nelle aree periferiche al più presto.  

I nuovi treni della metro rappresentano - secondo il sindaco - la vera svolta. Manfredi ne è talmente consapevole che prima delle ferie scoppiò una polemica sull’eccessiva burocrazia sui collaudi. Che si placò con l’arrivo a Napoli del ministro Enrico Giovannini. Cosa è cambiato da allora? Nulla. Parola a Manfredi: «Speriamo che tutte le verifiche vadano a buon fine - ribadisce il sindaco - così da avere il nullaosta per la messa in esercizio: questo è fondamentale perché mettere in linea il primo treno significa poi rapidamente iniziare a mettere in linea gli altri». E nei depositi dell’Anm ce ne sono ben 10 in attesa di potere entrare in esercizio. «Con il via libera al primo treno sarà poi più semplice fare entrare in esercizio gli altri 10». 

Sommando tutte le fonti di finanziamento nel bilancio preventivo 2022-2025 ci sono alle voce investimenti oltre un miliardo e 200 milioni di cui la metà da programmare e cantierizzare una buona parte già entro fine anno. Investimenti che riguardano la manutenzione urbana, appunto i trasporti, welfare, cultura, turismo e le Municipalità. Ecco perché Manfredi sull’argomento precisa: «Faremo tanti investimenti e questo significa da un lato dare lavoro, dall’altro avviare un processo di trasformazione della città per cui abbiamo risorse importanti». Sullo sfondo - tuttavia - c’è il rischio che le gare vadano deserte perché con la crisi energetica i costi perle imprese sono raddoppiati. Come è accaduto già per l’acquisto dei nuovi tram. 

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Manfredi sa che sarà un autunno caldo e fa un appello al Governo e a chi sta impegnato in campagna elettorale. «È indispensabile - dice - un intervento del Governo per il sostegno al reddito e per il pagamento delle bollette perché dobbiamo fare in modo di dare una risposta a chi oggi deve scegliere tra pagare la spesa e pagare le bollette. C’è bisogno di un sostegno finanziario». Il sindaco attacca ancora: «È un autunno molto caldo perché la situazione delle famiglie è molto difficile ed è un tema che riguarda sia chi oggi non ha lavoro ma anche chi lo ha. La questione sociale è fondamentale ed è ancora più importante in una città come Napoli dove i livelli di povertà sono alti». Quindi si rivolge alla sua parte politica: «L’amministrazione comunale è impegnata a portare avanti le istanze della città. Noi crediamo che il fronte progressista possa essere portatore delle istanze e dei bisogni di questa città e chiedo a Conte, a Letta e agli esponenti del Terzo Polo, ma a tutto il fronte politico nazionale di rispondere ai bisogni di Napoli che sono i bisogni del lavoro, dello sviluppo e della casa». L’ex rettore spinge il piede sull’acceleratore, i sindaci dovevano essere i protagonisti di questa campagna elettorale e invece sono stati sostanzialmente marginalizzati proprio dal fronte progressista. «Abbiamo la necessità - conclude Manfredi - di avere risposte concrete e abbiamo bisogno del sostegno delle forze politiche e del Parlamento». 

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