Carri gru a Napoli, la grande beffa: al Comune solo le briciole

L'accordo che prevede l'aggio per l'amministrazione dell'8,2% fu varato nelle fasi conclusive della sindacatura di de Magistris

Tutti i numeri
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di Paolo Barbuto
Giovedì 1 Dicembre 2022, 07:21 - Ultimo agg. 2 Dicembre, 07:24
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Il servizio dei carri gru a Napoli va a gonfie vele, quasi 17mila automobili in divieto di sosta prelevate in quindici mesi, da quando è ripartita l'attività. Il corrispettivo economico per il Comune, però, non è altrettanto entusiasmante. L'accordo stretto con la società che si occupa di portar via le auto è chiaro: a palazzo San Giacomo va l'8% di quel che viene versato dai napoletani per riprendersi la macchina portata via: «Guardate i numeri, è una situazione imbarazzante - tuona Nino Simeone, presidente della commissione mobilità - all'Amministrazione arrivano solo le briciole degli incassi. Fin dal primo momento ho sottolineato che l'assegnazione del bando in questi termini non era conveniente. Lo ribadisco adesso e l'ho spiegato anche al sindaco, all'assessore De Iesu e all'assessore Cosenza».

Simeone ha già scritto alla Giunta chiedendo di attivarsi per rivedere l'accordo che prevedeva un'assegnazione per due anni rinnovabili: «Il primo biennio è in scadenza - spiega Simeone - si potrebbero proporre modifiche all'accordo con un aggio superiore, ma occorre che la Giunta decida di farlo».

Il prelievo delle vetture con il carro attrezzi è ripartito nel mese di giugno del 2021 dopo dieci anni in cui a Napoli le auto non potevano essere portate via per mancanza di mezzi adeguati.

Il Comune ha varato un bando per assegnare alla società vincente la gestione di nuovi carri attrezzi e l'obbligo di reperibilità costante, in cambio l'Amministrazione ha chiesto l'8% di quel che viene versato dai napoletani per recuperare l'auto portata via.

In media lo svincolo di un'auto costa a un automobilista più di cento euro, di questi cento euro, a Palazzo San Giacomo ne arrivano, in base agli accordi ufficiali, appena otto.

Sulla scorta di un documento inviato dal comandante dei vigili alla commissione mobilità, e citato nel corso dell'ultimo incontro dal presidente Simeone, dall'inizio del servizio sono stati versati dagli automobilisti napoletani quasi due milioni di euro (per la precisione 1,892 milioni) e, sempre secondo lo stesso documento, nelle casse del Comune sono confluiti 155mila euro.

L'accordo che prevede l'aggio per l'Amministrazione dell'8,2% è stato varato nelle fasi conclusive dell'ultima sindacatura di Luigi de Magistris: fu l'assessore Clemente a varare il progetto, fortemente voluto dal comandante della polizia municipale, Ciro Esposito. Quest'ultimo ha sempre difeso il progetto spiegando che affidare in gestione il prelievo delle auto consente all'Amministrazione un grande risparmio in termini di costi del personale e nella manutenzione dei mezzi, oltre a generare anche introiti per le casse comunali. Posizione fin dall'inizio contestata dal presidente della commissione mobilità Simeone e da altri consiglieri i quali hanno sempre sottolineato che, fin dal 2019, il Consiglio Comunale aveva chiesto che la gestione dei carri gru fosse affidata a un'azienda partecipata del Comune.

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Sul fronte della viabilità e delle sanzioni agli automobilisti indisciplinati, invece, non c'è polemica. Il servizio di rimozione sta ottenendo buoni effetti che sono stati sintetizzati nella nota ufficiale della quale ha riferito il presidente della commissione mobilità.

Dopo una partenza in sordina, con una media di 4-500 auto rimosse al mese nei primi tempi dell'attività, le rimozioni hanno avuto una costante crescita arrivando a superare costantemente i mille prelievi mensili. In totale dal 7 giugno del 2021 fino al 30 di ottobre 2022 (ultimi dati ufficiali disponibili) sono state rimosse a Napoli 16.731 autovetture in sosta vietata che provocavano disagi alla circolazione. In media ogni napoletano ha sborsato 113 euro per recuperare il possesso della propria auto, oltre al valore della contravvenzione comminata dalla polizia municipale al momento della rimozione.

Il costo dello svincolo della vettura non è fisso: oltre a una quota base che copre i costi di chiamata e delle operazioni di carico e scarico dell'auto (in totale 42 euro per un'utilitaria) bisogna calcolare una indennità chilometrica che varia in base al percorso fatto dal carro attrezzi per portare l'auto al deposito, e infine aggiungere il valore della custodia che cresce con il passare dei giorni.

Oltre alle rimozioni dei veicoli in divieto, i carri gru contribuiscono anche al recupero delle auto abbandonate; questo servizio è stato incluso nell'accordo della gara per il ripristino stradale dopo gli incidenti e non comporta alcuna spesa per il Comune. Dall'inizio del 2022 sono stati prelevati più di 2.500 veicoli in stato di abbandono, di questi mezzi, circa 1.600 sono stati avviati alla rottamazione. Le attività collegate al prelievo delle vetture in presunto stato di abbandono hanno consentito di elevare più di duecento verbali per mancata copertura assicurativa che hanno generato introiti immediati per il Comune superiori ai 100mila euro. 

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