Carta d'Identità elettronica, a Napoli cresce la lista d'attesa: «nove mesi per un rinnovo»

Carta d'Identità elettronica, a Napoli cresce la lista d'attesa: «nove mesi per un rinnovo»
di Antonio Folle
Giovedì 15 Luglio 2021, 20:12
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Nell'ormai lontano 2019, in uno dei suoi consueti post su Facebook, il sindaco de Magistris annunciava di voler portare Napoli a raggiungere i servizi propri di una capitale mondiale. A distanza di due anni non solo quelle promesse sono rimaste lettera morta, ma la qualità dei servizi offerti ai cittadini precipita vertiginosamente.

Una residente del quartiere Vomero che negli scorsi giorni aveva fatto richiesta per prenotare un appuntamento per il rinnovo della Carta d'Identità ha ricevuto una vera e propria doccia fredda: per il rinnovo del documento la cittadina dovrà aspettare maggio 2022. Oltre nove mesi. 

Alla base dei ritardi nell'erogazione dei servizi che riguardano le carte d'identità ai cittadini ci sarebbero le ormai tradizionali carenze di organico del Comune di Napoli. Le inefficienze più volte denunciate negli anni dai napoletani sono state notevolmente peggiorate dal Covid e dal massiccio ricorso al lavoro a distanza. Proprio a causa dell'assenza degli impiegati negli uffici - almeno questa è la spiegazione che si danno gran parte dei cittadini - i servizi offerti, ben lungi dall'essere a livello di una capitale mondiale, sono quasi pari a quelli dei paesi in via di sviluppo.

La rivoluzione arancione sembra essersi arenata proprio sulla qualità dei servizi, uno dei punti cardine dei vari programmi di governo presentati dal sindaco uscente. Alcuni mesi fa destarono scalpore le denunce di una lista d'attesa per il rinnovo del documento pari a circa sette mesi. All'epoca palazzo San Giacomo annunciò uno "sprint" per sfoltire le liste e dare respiro - e risposte - ai cittadini.

Ad oggi non solo lo sprint non si è verificato, ma la lista di cittadini in attesa del rinnovo o del rilascio si sta pericolosamente allungando.

«Il Comune - denuncia la consigliera della V Municipalità Clementina Cozzolino - ha progressivamente soppresso vari servizi ai cittadini, e questa cosa è inaccettabile. Stiamo andando nell'ottica della digitalizzazione, ma non possiamo ritenerlo un canale esclusivo per l'erogazione dei servizi comunali. Vanno riaperti vari sportelli su una Municipalità che conta circa 150.000 abitanti a cominciare proprio dallo sportello per il rilascio delle carte d'identità».

Napoli, però, non è la sola grande città italiana dove si stanno verificando problemi dal punto di vista dell'organizzazione degli appuntamenti - che vanno prenotati attraverso il sito del Governo Italiano - e del rilascio dei documenti di identità. Negli scorsi giorni anche nella Capitale si sono registrate proteste per le liste d'attesa che si attesta in media intorno ai tre mesi. Molto meglio le piccole e medie città, dove - salvo casi straordinari - tra la prenotazione del primo appuntamento e il rilascio definitivo del documento passa circa un mese. 

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