Carte d'identità, niente impiegati a Napoli e attese lunghe mesi

Carte d'identità, niente impiegati a Napoli e attese lunghe mesi
di Valerio Esca
Martedì 21 Gennaio 2020, 07:30
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Attese, ritardi, file estenuanti, mancanza di dipendenti. Un mix micidiale che sta mettendo ko alcuni servizi del Comune di Napoli. Negli ultimi giorni si lamentano problematiche legate al rilascio delle carte di identità elettroniche a Chiaia e al rilascio dei contrassegni H. Difatti, per rinnovare i contrassegni di tipo temporaneo c'è stato addirittura il blocco degli uffici per quindici giorni.

La denuncia parte da un gruppo di cittadini, che hanno inviato una lettera aperta al sindaco de Magistris: «Il rilascio delle carte d'identità elettroniche nella Municipalità I avviene con il contagocce, su prenotazione, ed a prezzo di estenuanti attese per gli utenti» denunciano i cittadini nella missiva diretta all'ex pm. «Il 9 gennaio - scrive una dei firmatari, O.M. - mi sono recata negli uffici della Municipalità I alle 9,30, ma mi è stato comunicato che era già stato raggiunto il numero massimo di 24 prenotati, con diritto all'accesso negli uffici». «Mi è stato consigliato - aggiunge O.M. - di ritornare di buon mattino il giorno seguente». Una storia che non riguarda soltanto Chiaia, anche in altre Municipalità, come per esempio al Vomero, nei mesi scorsi si sono registrate criticità nel rilascio delle tessere di identità, soprattutto per cause legate alla mancanza di personale. «Il giorno dopo - prosegue il suo racconto la firmataria della lettera - sono arrivata alle 7,10. Qui mi è stato dato da firmare un foglio dove già figuravano altre cinque persone prenotate. L'attesa è stata di 1 ora e 20 minuti, in piedi ed al freddo, nell'androne dell'edificio della Municipalità. Solo alle 8,30 sono riuscita a trovare posto su un sedile, per continuare l'attesa...».

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«Ci chiediamo tuonano i firmatari - se questo è il funzionamento degli uffici comunali in una città civile». Una domanda lecita, che si scontra però con la realtà dei numeri. Da gennaio 2019 sono cominciate ad arrivare all'ufficio del personale di piazza Municipio le richieste di pensionamento anticipato, grazie a «Quota 100». Dal primo luglio 2019 è cominciato l'esodo: 500 dipendenti sono già andati via, altri duecento, hanno lasciato Palazzo San Giacomo al 31 dicembre. Il dato complessivo sulle fuoriuscite, tra Quota 100 e pensionamenti per anzianità, dal 1 gennaio al 31 dicembre 2019 registra un segno meno di più di mille unità. In due anni Palazzo San Giacomo ha perso più di duemila dipendenti.

Dagli uffici di Santa Caterina a Chiaia, una delle sedi della Municipalità I, ovvero dove si rilasciano le carte di identità elettroniche, fanno sapere: «Si rilasciano le carte sia ai cittadini che si presentano allo sportello al mattino, in numero massimo di 30 persone, che ai prenotati per il tramite del sito del Ministero dell'Interno (www.prenotazionicie.interno.gov.it). La scelta di non prenotare è personale ed implica una lunga attesa. I prenotati perdono otto minuti in una data ed un orario definiti». «Siamo la Municipalità di gran lunga più efficiente - spiega il presidente Francesco de Giovanni - Ci spiace che a volte si possa incappare in qualche attesa, ma siamo in difficoltà come tutti gli uffici comunali, per mancanza di personale. Ad ogni modo è sempre consigliabile prenotare al sito del ministero in maniera tale da evitare file e attese inutili».

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La questione dei contrassegni H è stata oggetto di una commissione consiliare giorni fa. Su sollecitazione della presidente della commissione Welfare Maria Caniglia e delle consigliere Marta Matano (Movimento 5 Stelle) e Laura Bismuto (gruppo misto), è stato affrontato ampiamente il tema dei permessi per invalidi, rispetto ai quali si registrano ancora notevoli ritardi nelle procedure di rilascio. Per quindici giorni gli uffici sono stati sostanzialmente chiusi per assenza di personale. Una situazione paradossale, segnala anche Aldo Rossi, responsabile del Tribunale per i diritti del malato al Cardarelli. L'attivista dell'associazione fa notare i pesanti disagi subiti, ad esempio, dai malati che devono sottoporsi alle chemioterapie nel parcheggiare senza contrassegno. Interpellata, l'assessore Monica Buonanno spiega che «nei giorni scorsi si è svolto un incontro con la responsabile dell'Area Welfare e i dirigenti competenti: entro fine settimana riapriremo gli sportelli», assicura. «Quando sono arrivata ho trovato un caos senza precedenti. Fino al 31 dicembre abbiamo trovato una soluzione. Da gennaio, in questi primi quindici giorni, ci siamo nuovamente trovati in difficoltà. Abbiamo però insieme alla nuova dirigente trovato una soluzione, con del personale dedicato».
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