Voto inquinato dalla camorra anche attraverso minacce e percosse ai danni dei politici schierati contro i candidati del clan.
Carcere per il due volte sindaco della città di Capua, Carmine Antropoli, arrestato questa mattina dai carabinieri con l’accusa di avere condizionato le elezioni del 2016 utilizzando un affiliato al clan dei Casalesi in qualità di picchiatore. C’è agli atti, infatti, un’azione intimidatoria ai danni di un candidato costretto a ritirarsi dopo minacce e percosse che sarebbero avvenute proprio all’interno dello studio medico di Antropoli.
Oltre che per l’ex primo cittadino, già apprezzato chirurgo del colon in servizio all'ospedale Cardarelli di Napoli, la Dda di Napoli ha chiesto e ottenuto la misura in carcere anche per Francesco Zagaria, affiliato all’omonimo clan detenuto da un anno che è anche considerato responsabile di un duplice omicidio.
Le indagini che hanno portato all’arresto di Antropoli sono state delegate ai carabinieri del nucleo investigativo di Caserta diretto dal tenente colonnello Nicola Mirante. Per l’ex sindaco di Forza Italia l’accusa è il concorso esterno in associazione mafiosa. La Procura ritiene che abbia avuto contatti con la camorra per condizionare le elezioni del 5 giugno 2016, tornata alla quale Antropoli non partecipò in prima persona ma appoggiando un candidato sindaco che poi non fu eletto.
Elezioni pilotate dai Casalesi:
in arresto l'ex sindaco di Capua
di Mary Liguori
Lunedì 4 Febbraio 2019, 09:48
- Ultimo agg.
5 Febbraio, 06:21
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