La distribuzione e la vendita del latte, di nuovo, nelle mani del clan dei Casalesi. Sette gli arresti eseguiti questa mattina dalla squadra mobile di Napoli e dal Gico della Guardia di finanza. In carcere sono finiti Filippo e Nicola Capaldo, nipoti del boss Michele Zagaria, e Adolfo Greco, imprenditore di Castellammare di Stabia, scarcerato appena ieri.
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L’indagine é partita dagli accertamenti su una ditta di Caserta da tempo dichiarata fallita. Gli indagati rispondono a vario titolo di concorso esterno col clan dei Casalesi e trasferimento fraudolento di valori con L’aggravante mafiosa.
Già in passato l’ala dei Casalesi facente capo a Michele Zagaria fu coinvolta in un’inchiesta sul monopolio della distribuzione del latte. All’epoca si scoprì che la Parmalat, per assicurarsi il monopolio del settore nell’area nord della Campania, pagava al boss una lauta tangente mensile in modo da ottenere l’esclusiva sulla distribuzione nei supermercati del proprio latte.
Sono invece due i manager della Parmalat finiti ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta. I due - Antonio Santoro e Lorenzo Vanore - avrebbero stretto un patto con i rampolli del clan dei Casalesi per ottenere L’egemonia della Parmalat nella distribuzione del latte in Campania. Gli accordi sarebbero stati stretti nella sede stabiese della Cil di Adolfo Greco attraverso incontri cui avrebbero partecipato i due funzionari Parmalat, accusati di concorso esterno.
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