Prof picchiato a Casavatore, i genitori degli alunni: «Terrorizzava i nostri bambini»

Prof picchiato a Casavatore, i genitori degli alunni: «Terrorizzava i nostri bambini»
di Ferdinando Bocchetti
Sabato 26 Febbraio 2022, 00:00 - Ultimo agg. 16:43
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«Abbiamo cresciuto i nostri figli trasmettendo loro l’importanza dei valori e dei diritti fondamentali che sorreggono la nostra democrazia». È l’incipit della missiva sottoscritta dai genitori degli alunni della prima B dell’istituto comprensivo De Curtis di Casavatore, indirizzata nei giorni scorsi al dirigente scolastico Giuliano Mango e acquisita dai carabinieri della locale stazione. La lettera è stata inviata al preside nelle ore successive al pestaggio di Enrico Morabito, il docente 40enne che per qualche giorno ha insegnato al De Curtis in veste di supplente. 

I promotori dell’iniziativa, pur prendendo le distanze dagli atti di violenza, evidenziano che «il professor Morabito si è contraddistinto per alcuni atteggiamenti per nulla rispondenti al ruolo di insegnante». «I nostri figli - si legge ancora nella lettera - sono stati dipinti come “mostri” incapaci di autogestirsi, sebbene tale circostanza non sia mai emersa dal racconto degli insegnanti di ruolo.

Quegli stessi “mostri” che nella durata della supplenza sono stati giudicati con una sfilza di 8 e 9, come risulta dal registro di classe. L’atmosfera gioiosa dei primi due giorni di supplenza, durante i quali il docente Morabito rilasciava autografi a bambini di 10/11 anni narrando loro la carriera da regista che lo aveva visto protagonista di molteplici lavori nel campo dello spettacolo - continuano i genitori - purtroppo è stata sostituita da atteggiamenti per nulla rispondenti al ruolo di insegnante». Atteggiamenti che «hanno gettato i bambini in uno stato di prostrazione, disperazione e disorientamento».

Ma cosa sarebbe accaduto, secondo quanto ricostruito dai genitori degli alunni della prima B? «I bambini, minacciati di essere sospesi, di essere divisi come classe, di subire un abbassamento dei voti, con conseguente bocciatura, e infine minacciati di perdere le proprie amicizie scolastiche, sono scoppiati in lacrime». Il docente, dal canto suo, attraverso un post sulla propria pagina Facebook, aveva invece riferito di aver “semplicemente” redarguito gli alunni, a suo dire troppo indisciplinati. Nella missiva a firma dei genitori si racconta che «il professor Morabito ha condannato i bambini e i genitori ritenendoli responsabili dell’aggressione denunciata contro ignoti. Nessuna possibilità di difesa e contraddittorio è stata concessa. Noi genitori, che per convinzione abbiamo affidato alla giustizia la risoluzione del caso, confidando nella punizione dei colpevoli e dissociandoci dalle modalità usate dal professor Morabito, notiamo una sempre più crescente narrazione romanzata dell’accaduto». Sul fronte delle indagini, affidate ai magistrati di Napoli nord, novità potrebbero emergere nelle prossime ore: l’identificazione di alcuni autori delle violenze (cinque in totale) è data per imminente. 

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