L’annosa questione dell’assegnazione degli alloggi popolari, quelli Erp – Edilizia residenziale pubblica - è arrivata a un punto di svolta sostanziale: le assegnazioni saranno fatte attraverso una piattaforma regionale unica che è attiva da oggi. Vale a dire che chi ritiene di avere i requisiti per avere un alloggio pubblico dovrà caricarli sulla piattaforma. E questo significa superare le “commissioni territoriali di assegnazione” dove si annidavano le maggiori opacità e non è un caso che la Regione li abbia cancellati. Dall’Ente di Santa Lucia arriverà una graduatoria unica che verrà girata ai singoli comuni e su questa si baseranno per le assegnazioni. È la cura anti-brogli attesa da decenni. Basta considerare che solo a Napoli su 20mila immobili Erp la metà è occupata o abusivamente o da chi non ha il titolo di assegnazione in regola oppure da chi è moroso. Ma soprattutto le occupazioni abusive sono uno dei business più lucrosi dei clan della camorra che hanno gestito e lo fanno ancora decine e decine di immobili pubblici. Palazzo San Giacomo ha un buco nel bilancio - riguardo all’intero patrimonio immobiliare - della bellezza di 264 milioni giusto per capire dell’enormità della vicenda. Ma procediamo con ordine, perché artefice di questa rivoluzione è l’assessore all’urbanistica della Regione Bruno Discepolo.
«Stiamo lavorando su vari piani - spiega l’assessore - con la piattaforma creiamo l’anagrafe di cittadini aventi diritto che è allo stesso tempo l’anagrafe del fabbisogno.
Sula questione patrimonio c’è fermento in Comune dopo l’approvazione del bilancio e dalla Commissione urbanistica arriva un segnale forte sull’utilizzo dell’immenso patrimonio del Comune: ovvero “l’uso temporaneo”. «Uno strumento a disposizione dei Comuni per consentire l’utilizzazione temporanea di edifici ed aree per usi diversi da quelli previsti dallo strumento urbanistico. La finalità è quella di attivare processi di rigenerazione urbana». L’area est è il modello principali con i suoi capannoni abbandonati da decenni.