Da scandalo nazionale all'assoluzione piena: il caso della caserma della Forestale di Ischia

La caserma ex Forestale
La caserma ex Forestale
di Massimo Zivelli
Mercoledì 17 Ottobre 2018, 19:49
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ISCHIA - Dallo scandalo nazionale per il presunto abuso di Stato, alla assoluzione di tutti gli imputati con la formula più ampia. Dopo 12 anni di querelle giudiziaria è stata scritta oggi la pagina finale del processo sulla costruzione della caserma della Guardia Forestale al bosco della Maddalena di Casamicciola. Dopo anni di gogna mediatica e giudiziaria, escono completamente assolti i protagonisti della vicenda, a partire dall'europarlamentare Giosi Ferrandino, all'epoca dei fatti, sindaco di Casamicciola. La sentenza (la 11706\2018) è stata promulgata dal giudice Marco Occhiofino che ha assolto Ferrandino e gli altri imputati perchè il fatto non sussiste. Contestualmente il giudice ha disposto il dissequestro del cantiere, che all'epoca dei fatti, secondo l'accusa non era in possesso di tutte le autorizzazioni. Autorizzazioni che in questi anni sono state intanto acquisite dal Ministero della Difesa e che quindi potrebbero addirittura portare al completamento dell'opera che per anni è stato additato sui media e negli esposti degli ambientalisti come «abuso edilizio di Stato».

Grande la soddisfazione dell'europarlamentare Pd. «Per tutti questi anni ne hanno dette e scritte di cotte e di crude su me e sul mio assenso, quando ero sindaco di Casamicciola, alla costruzione della nuova caserma della forestale. Una struttura strategica per l'isola d'Ischia che a quei tempi non aveva più una caserma per i forestali che erano stati sfrattati dal vecchio edificio oramai inagibile. La verità viene sempre a galla e come si vede, la Giustizia trionfa a dispetto di tutti gli sciacallaggio che ci sono stati su questa vicenda. Per la cronaca, Ferrandino è alla sua seconda assoluzione con la formula più ampia, dopo quella incassata nel maxi processo sulla Cpl Concordia e la metanizzazione di Ischia. L'inchiesta costò a Ferrandino, esponente nazionale del Pd, una lunga detenzione in carcere, prima che il Tribunale di Napoli arrivasse a stabilirne la totale estraneità ai fatti che gli erano stati contestati.
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