L'indagine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, guidata da Maria Antonietta Troncone, è partita proprio dalla morte di Stringile: il militare che in quel periodo stava per convolare a nozze e che già aspettava un figlio dalla compagna, fu trovato cadavere all'interno del proprio alloggio esattamente tre anni fa e l'autopsia e gli esami tossicologici appurarono che la morte era sopraggiunta per overdose. Ad indagare sui due casi, sono stati i carabinieri del Comando provinciale di Caserta e Aversa, i quali hanno approfondito sui «prelievi illeciti» di droga all'interno della caserma aversana, scoprendo all'interno di una cassaforte contenente reperti sequestrati un cartone che avrebbe dovuto contenere, così come indicato, circa quattro chili di cocaina sequestrati qualche anno prima dalla Guardia di Finanza di Como nel corso di un'operazione che aveva portato all'arresto nel Casertano di alcuni corrieri. Ma della coca non c'era alcuna traccia, i sigilli inoltre erano stati manomessi e al posto della coca c'era del Das, riviste e altri oggetti.
Gli inquirenti hanno così individuato l'ufficiale responsabile della cassaforte, che era il maggiore Nasta: quest’ultimotra il 2010 e il 2012 ricopriva ad Aversa il ruolo di Comandante del Nucleo Operativo di Pronto Impiego. Determinante per la contestazione a Nasta è la relazione che l'ufficiale inviò al Comando Provinciale della Finanza di Caserta il 19 gennaio 2012 in cui stilava un elenco dettagliato di tutti i reperti custoditi nella caserma di Aversa al 31 dicembre 2011; nell'elenco mancava proprio il cartone con i 4 chilogrammi di cocaina, che però compariva nell'elenco inviato al Comando l'anno precedente.
Nasta inoltre, nel passaggio di consegne con Stringile, non riferì a questi la presenza del cartone con la droga.
Il maggiore sarà interrogato nei prossimi giorni dal gip del tribunale sammaritano. Nel giugno del 2012 un altro finanziere del gruppo di Aversa, il 39enne Fabrizio Ferrara dell'unità cinofila, originario di Benevento fu trovato morto per due colpi d'arma da fuoco in una stradina nei pressi della caserma. Una vicenda su cui sono ancora in corso le indagini della magistratura; si parlò prima di suicidio e poi di omicidio ma è ancora giallo.