Meningite a Napoli, disinfestata la scuola Piscicelli: riprendono le lezioni. Sempre grave la maestra

Meningite a Napoli, disinfestata la scuola Piscicelli: riprendono le lezioni. Sempre grave la maestra
di Mariagiovanna Capone
Martedì 11 Febbraio 2020, 18:21 - Ultimo agg. 12 Febbraio, 06:42
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Dopo il ricovero di un'insegnante per meningite batterica, la dirigente della scuola «Piscicelli» Gabriella Talamo ha comunicato che l'Asl Napoli 1 Centro ha eseguito le procedure previste per legge in casi del genere, sottolineando che l'ingresso domani sarà posticipato di un'ora pe rpermettere la completa areazione dei locali. «L’intervento di disinfezione, da operarsi a carico del Servizio Bonifica del S.I.S.P. dell’A.S.L. Napoli 1 Centro è stato eseguito e pertanto, al fine della piena idoneità degli ambienti scolastici, si procederà con il potenziamento dell’aerazione naturale e al lavaggio dei locali e degli arredi. Cosicché le attività didattiche inizieranno domani 12 febbraio 2020, a partire delle ore 9:00, dunque posticipando l’entrata di un’ora» si legge nella nota. Altresì viene comunicato che «da oggi 11 febbraio 2020 dalle ore 16» è disponibile al Centro vaccinale Asl Napoli 1 Centro di via Recco il vaccino per Haemophilus infuenzae, il batterio che ha colpito l'insegnante, ricoverata ancora in condizioni critiche all'Ospedale Cotugno di Napoli. Un vaccino, che sottolinea il responsabile delll'Asl, «per i soggetti eventualmente coinvolti e che necessitino di praticarlo». 

Nelle chat delle famiglie della scuola dell’infanzia e primaria «Maurizio de Vito Piscicelli» dopo aver saputo del ricoveto all’ospedale Cotugno per meningite dell'insegnante, i timori proseguono. Sebbene a colpirla sia una meningite da Haemophilus infuenzae di tipo b (Hib), ossia di tipo batterico e non il più ostico meningococco. L’insegnante, per costituzione piuttosto cagionevole, è tenuta sotto continuo controllo dai medici dell’ospedale collinare, mentre per qualche ora nelle chat delle famiglie degli alunni è circolata la voce assolutamente priva di fondamento che la donna fosse in coma e in pericolo di vita. L’Hib è un batterio che causa infezioni spesso severe, soprattutto tra i bambini di età inferiore ai 5 anni, e abitualmente presenta sintomi ascrivibili a una malattia simil-influenzale, che si risolve nel giro di qualche giorno. In alcuni casi, invece, l’infezione può evolvere in forme gravi dette forme invasive, tra cui la meningite, appunto.

Il Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Napoli 1 Centro, informato del ricovero, ha inviato alla scuola le indicazioni sulla profilassi da adottarsi per la tutela della numerosa popolazione scolastica. Si tratta di prescrive piuttosto semplici: per quanto attiene alle misure di tutela ambientali, ci si adotterà delle usuali attività di pulizia con candeggina, sia su pavimenti che su tutte le altre superfici, seguite da aerazione adeguate a garantire le performance d’igiene. Sugli individui invece si consiglia «chemioprofilassi mediante rifampicina (dose di 20 mg al giorno per 4 giorni) per tutti i contatti stretti e dei conviventi» ma soltanto se siano presenti individui vulnerabili ovvero «bambini con meno di 5 anni o soggetti immunosoppressi o asplenici di qualunque età».

Se dovessero verificarsi altri casi di meningite da Hib «è raccomandata la profilassi di tutti i contatti di stanza e la vaccinazione di tutti i bambini». Inoltre, l’Asl invita a contattare «tutti i soggetti che sono stati a contatto prolungato con l’insegnante (alunni, personale scolastico e addetti della ditta di ristorazione scolastica) affinché si rivolgano al proprio medico di base per valutare una eventuale profilassi compatibile con le condizioni fisiche del soggetto».

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