Casola di Napoli. Ucciso in piazza, si indaga su una lite

Casola di Napoli. Ucciso in piazza, si indaga su una lite
di Raffaele Cava
Domenica 2 Ottobre 2016, 10:05
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Casola. Ha salutato il figlio per l'ultima volta prima di morire, raggiunto alla fronte da un proiettile di grosso calibro mentre era in sella al suo scooter. La pallottola, calibro 3.57 esplosa da una pistola a tamburo, ha perforato il casco che indossava al momento dell'agguato a via Roma, a pochi passi dalla piazza centrale del paese. È morto così Pasquale Starace, 63enne pensionato di Casola di Napoli, venerdì sera a Casola sui monti Lattari: erano le 21,15 circa quando stava rientrando a casa dopo aver trascorso la serata a un bar del posto, ha salutato gli amici e il figlio e si è messo in sella al suo scooter Piaggio. Il killer, probabilmente accompagnato da un complice, lo ha affiancato e ha mirato diritto alla testa per poi dileguarsi. L'uomo, con precedenti penali non recenti, è morto sul colpo.

Sul posto i carabinieri della compagnia di Castellammare, agli ordini del maggiore Donato Pontassuglia, e i colleghi della stazione di Gragnano, guidati dal maresciallo Giovanni Russo, hanno rinvenuto sulla scena del delitto un solo bossolo. Le indagini sul raid che ha sconvolto la piccola comunità proseguono serrate senza trascurare nessuna pista. Subito dopo il raid ed anche nella giornata di ieri sono scattate le perquisizioni a carico di alcuni pregiudicati di Casola, alla ricerca dell'arma con cui è stato eseguito il delitto a via Roma. Gli investigatori hanno già individuato alcune telecamere di videosorveglianza, piazzate nei pressi del luogo dell'agguato, che potrebbero dare man forte alle indagini.

In queste ore sono al setaccio i filmati degli impianti. Starace, pur avendo precedenti penali, secondo le forze dell'ordine non risulta essere organico a nessun clan camorristico della zona. Le modalità dell'agguato, però, hanno tutti i caratteri di una esecuzione: il killer ha studiato i movimenti del 63enne per poi mettere in atto un'azione fredda e fulminea. Un regolamento di conti i cui contorni sono ancora tutti da definire. Sull'ambito in cui sarebbe maturato l'omicidio di Starace gli inquirenti non si sbilanciano e lasciano aperta ogni ipotesi. I carabinieri stanno scandagliando il passato e gli ultimi tempi della vittima. Dalle indagini emergono vecchi rancori e forti contrasti tra una famiglia del posto e quella di Starace. Per quanto riguarda gli ultimi eventi della vita del pensionato 63enne casolese e dei suoi familiari, i militari stanno tenendo in considerazione una lite risalente ad alcune settimane fa e avvenuta in strada tra un pregiudicato del posto e uno dei tre figli della vittima.