Accende il barbecue, e diventa una torcia umana: muore il deejay Filip

Accende il barbecue, e diventa una torcia umana: muore il deejay Filip
di Marco Di Caterino
Venerdì 8 Luglio 2022, 23:47 - Ultimo agg. 9 Luglio, 12:01
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Un giovane di 20 anni è morto per le gravi ustioni riportate mentre con l’alcol provava ad accendere le carbonelle di un piccolo barbecue. La vittima, Filippo Giuseppe Marzatico, di Casoria, è stato investito in pieno dalla sfiammata di ritorno che ha trasformato il povero ragazzo in una torcia umana. Il ragazzo era un deejay molto noto tra i più giovani e nel mondo delle discoteche, dove era conosciuto col nome di Filip Master, esercitando tra Napoli e località vacanziere molto frequentate dai giovani come Ibiza.
La tragedia è avvenuta giovedì, nel piccolo spazio esterno dell’abitazione del Parco Sie, in via Toscanelli a Casoria, dove il dj abitava con i genitori Pippo e Pina Marzatico. E sono stati proprio il padre e la madre, insieme ad altri famigliari, che hanno prestato i primi soccorsi al ventenne, che nonostante lo choc e il dolore era ancora cosciente.


L’ambulanza è giunta in brevissimo tempo. Il ferito, che ha riportato ustioni di terzo grado al volto, al torace, alle mani e alle gambe, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore. I medici, dopo averlo stabilizzato, lo hanno intubato e hanno disposto il ricovero presso il Centro grandi ustionati del Cardarelli.
Niente lasciava presagire che nel giro di qualche ora, quel grave incidente si trasformasse in una immensa tragedia. Le condizioni di Filippo, nonostante gli sforzi dei sanitari del San Giovanni di Dio, sono improvvisamente peggiorate e dopo qualche ora di agonia il cuore del ragazzo si è fermato per sempre. Una morte atroce, inaccettabile per genitori, famigliari e amici, tutti sotto choc, come l’intera città di Casoria.
Purtroppo, non sono rari incidenti del genere.

La pericolosa pratica di accendere la carbonella dei piccoli barbecue è agevolata dal fatto che l’alcol denaturato ha un costo molto basso e che le confezioni in plastica consentono di spruzzare con facilità il liquido infiammabile. Inoltre, le ustioni importanti provocate dalle fiamme da alcol, producono sostanze velenose che reni e fegato non riescono a metabolizzare, causando il decesso sul dieci per cento dei pazienti bruciati.

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Sul luogo della tragedia sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Casoria, diretta dal maggiore Diego Miggiano. I militari hanno accertato che Filippo, dopo essere passato da un bar, è tornato a casa per «abbrustolire» alcune spighe di granturco. E dopo aver spruzzato di alcol la carbonella, che probabilmente tardava ad accendersi, per accelerarne la combustione ha avvicinato al barbercue la bottiglietta che però gli esplosa tra le mani, come una molotov.
Il magistrato ha disposto la consegna della salma ai famigliari, e questa mattina alla 10 verranno celebrati i funerali presso la parrocchia di San Giustino de Jacobis. Dolore e choc anche tra quanti lo seguivano sulla sua pagina di facebook, dove il giovane dj commentava le sue serate. Toccante, tra le centinaia di post, quello di Valentina: «L’ho sempre saputo che la vita non è mai stata giusta, ma questa volta ha esagerato. Proprio tu non ci dovevi dare questo colpo al cuore. Mi hai distrutta questa mattina... Una parte di te starà sempre nel mio cuore, ci mancherai ovunque andremo. Buon viaggio vita mia».
 

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