Pasticcio Tari: avvisi recapitati
dopo la scadenza di pagamento

Pasticcio Tari: avvisi recapitati dopo la scadenza di pagamento
di Domenico Maglione
Venerdì 13 Luglio 2018, 20:01 - Ultimo agg. 14 Luglio, 12:56
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Tari, ovvero la tassa della discordia. A Casoria gli avvisi sono stati recapitati ai contribuenti con notevole ritardo rispetto alla data stabilita per il pagamento e fissata al 16 giugno scorso. I cittadini: “Manca uno sportello aperto al pubblico per informazioni e ritiro posta come previsto dal capitolato d’appalto stipulato con la ditta privata incaricata di consegnare gli avvisi di pagamento”.
Ma andiamo per ordine. Il regolamento comunale della Tari prevede quattro scadenze: marzo, giugno, settembre e dicembre. Di solito ogni anno il consiglio comunale varia le scadenze perché le proroghe nell’approvazione dei bilanci non consentono di rispettare almeno la prima scadenza. Quest’anno erano previste tre rate anziché quattro con scadenze 16 giugno, 16 settembre e 16 dicembre. Secondo il regolamento, il Comune invia gli avvisi a tutti i contribuenti con i modelli F24 precompilati e di solito lo fa tramite una società privata. Quest’anno però gli avvisi non sono arrivati in tempo e  sono stati recapitati solo a pochissimi contribuenti e solo pochi giorni fa. Quindi, con notevole ritardo rispetto alla data stabilita dal consiglio comunale, cioè 16 giugno. Il disagio, a quanto pare, sarebbe nato dal notevole ritardo con la quale è stata svolta la gara per il recapito il cui affidamento sarebbe avvenuto solo pochi giorni fa e tra l’altro dopo l’espletamento di una precedente gara poi annullata dall’amministrazione comunale. “Un intervento, quest’ultimo - fanno rilevare alcuni esponenti di minoranza in consiglio comunale – che avrebbe falsato i risultati della gara successiva, in quanto i partecipanti erano gli stessi della precedente e quindi già conoscevano le offerte degli altri partecipanti”.  Il capitolato, comunque, prevede che la società di recapito abbia una sede nel comune di Casoria per consentire ai cittadini di ritirare direttamente la posta in caso di assenza al domicilio. Invece, il ritiro avviene al di fuori dei confini comunali, a Grumo Nevano. “C’è disorientamento nell’utenza – spiegano alcuni cittadini – che si vede recapitare un avviso di pagamento il 10 luglio con una scadenza fissata per il 16 giugno. Anche se nell’avviso viene precisato che il versamento può essere effettuato comunque entro dieci giorni dal ricevimento della comunicazione di fatto sulla busta non c’è alcuna indicazione della data di consegna e quindi per la gente diventa complicato dimostrare di aver pagato in tempo”.
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