Tre appartamenti nel cuore del centro antico stabiese sono stati confiscati ad un 50enne ritenuto dall'Antimafia il picchiatore del clan D'Alessandro di Castellammare di Stabia. Due case si trovano in via Cognulo, la terza in via Santa Caterina, in uno dei quartieri noti per lo spaccio di droga nell'orbita dei D'Alessandro. Proprio lì Massimiliano Sola, 50enne pregiudicato, aveva messo su un piccolo impero fatto di proprietà immobiliari, auto di lusso e moto. Tre anni fa, però, è arrivato il primo maxi sequestro di beni, eseguito dai finanzieri del gruppo di Torre Annunziata e della compagnia di Castellammare, agli ordini del colonnello Agostino Tortora e del capitano Salvatore Della Corte.
Su richiesta della Procura di Torre Annunziata, sotto sigilli finirono 700mila euro tra immobili e auto, con il procedimento penale che ha portato alla definitiva confisca di quasi tutti i beni sequestrati. Tra questi, proprio i tre appartamenti del Centro Antico che, secondo le indagini dei finanzieri, erano intestati a familiari prossimi del 50enne. Ritenuto vicinissimo agli ambienti del clan D'Alessandro, Massimiliano Sola ha precedenti per furto, rapina, lesione personale, rissa, detenzione di armi e stupefacenti. Lo scorso anno è stato anche condannato per aver pestato un giornalista durante i funerali di un giovane, episodio avvenuto una decina di anni fa all'esterno della chiesa del rione Acqua della Madonna.
Dopo la conclusione dell'iter processuale sancita dalla sentenza della Corte di Cassazione che ha confermato la confisca delle tre case, ieri mattina l'Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati ha chiesto ufficialmente al Comune di Castellammare di poter effettuare un sopralluogo negli appartamenti che, ad oggi, risultano ancora in possesso del 50enne, nonostante la confisca sia passata in giudicato da oltre un mese.