La mensa non parte, il pagamento sì. Oltre al danno la beffa per le famiglie stabiesi che aspettano da giorni notizie certe sulla ripresa della refezione negli asili e nelle primarie. Il bando non si è concluso, la procedura è congelata dopo le «anomalie» nell’offerta ritenuta troppo bassa dalla commissione di gara. La proposta di aggiudicazione è in sospeso dall’11 ottobre e i fornelli sono spenti.
L’anno scorso la mensa partì l’ultima settimana di ottobre, e il programma di pagamento dei pasti dava già da giorni il menù.
L’amarezza è tanta per le decine di genitori, bloccati anche per gli orari prolungati da far fare ai propri piccoli. Senza l’inizio della refezione l’orario resta ridotto con grossi disagi per chi aveva organizzato lavoro e famiglia in base agli orari scolastici a tempo pieno. Ad insorgere è anche il comitato «Quartieri Uniti» che ha chiesto un incontro ai commissari prefettizi, dopo le segnalazioni da parte di genitori preoccupati per la possibile chiusura del servizio interno di cucina nella scuola Denza, con conseguente fornitura di cibi e pietanze dall’esterno. Il comitato, che raccoglie i residenti di Ponte Persica, via Schito e Fondo d’orto, non ha ottenuto rassicurazioni in merito, anzi proprio sul servizio refezione c’è chi è ormai rassegnato a una ripresa a gennaio. Una doccia fredda che per ora non trova conferme: sul portale del Comune il bando è congelato da venti giorni alla voce «proposta di aggiudicazione».
Intanto dalle periferie arriva la richiesta di istituire un presidio di vigilanza nei pressi del Denza e il ripristino dei dissuasori di velocità in traversa Fondo d’Orto, al fine di garantire la sicurezza degli studenti e degli accompagnatori in quel tratto di strada. «Abbiamo anche sottolineato l’esigenza di collegamenti più efficienti tra il quartiere e il centro cittadino - spiegano i membri di Quartieri Uniti - chiedendo di intercedere presso l’azienda dei trasporti per ottenere una rimodulazione dei percorsi e non isolare la periferia nord dal resto della città».