Cattaneo, il manager alla guerra
del parcheggio di Casamicciola

Cattaneo, il manager alla guerra del parcheggio di Casamicciola
di Mariagiovanna Capone
Sabato 11 Agosto 2018, 11:59
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Due parcheggi. Uno a destra e l'altro a sinistra. In mezzo il porticciolo di Casamicciola, pieno di yatch e barche di ogni grandezza. Sembrerebbe tutto normale se non fosse che a seconda dell'area di sosta scelta cambiano le modalità di parcheggio e pagamento. Un'anomalia che «scoraggia i turisti» a detta di Flavio Cattaneo, ex direttore generale della Rai, imprenditore e amministratore delegato di numerose aziende tra cui, l'ultima, Italo-Nuovo Trasporto Viaggiatori, nonché marito di Sabrina Ferilli. Proprio grazie alla moglie, il manager lombardo ha scelto Ischia come meta per le sue vacanze da oltre dieci anni. Qui la coppia ha anche una villa sul promontorio di Zaro a Forio, oltre allo yatch ancorato a Casamicciola. Il parcheggio adiacente diventa quindi una necessità gli spostamenti.

Invece per lei parcheggiare èdiventato uno stress?
«Mica soltanto per me, per tutti coloro che vorrebbero parcheggiare in una delle aree di sosta nei pressi del porticciolo di Casamicciola. Se in uno infatti è possibile pagare attraverso un comodo abbonamento ricaricabile, nell'altro bisogna procurarsi un sacchetto di monetine e infilarle nel parchimetro. Il disagio sta proprio nella possibilità di avere con sé tutte quelle monete, i negozianti in zona ormai mi vedono arrivare e fanno le facce strane».

Di colui che vuole cambiare le banconote in monete.
«Esatto. E non è affatto semplice sa, perché non sono l'unico e come me tantissimi altri. È una vicenda che trovo assurda, è la prima volta che incappo in una situazione così curiosa. Due parcheggi con strisce blu distanti poche centinaia di metri ma con pagamenti differenti: mai successo in nessuna altra città d'Italia».

Non può parcheggiare in quello che prevede l'abbonamento?
«Purtroppo è sempre pieno. Non a caso l'altro, davanti alla marina dove ho la barca, è invece sempre sgombero di auto, credo proprio per la difficoltà di reperire le monetine. Ma quello che mi fa rabbia davvero non è il procurarsi le monetine in sé».

E cosa?
«Che in un luogo turistico come Casamicciola, invece di alleggerire la vita ai turisti, rendergliela più facile e diminuire al minimo i disagi, gliela complicano con una cosa del genere. Ho chiesto spiegazioni ai vigili e mi hanno riferito di una delibera del sindaco a riguardo, e la vicenda la trovo ancora più un controsenso. Vorrei fare un ragionamento da manager: un abbonamento ha un costo giornaliero, io ricarico la card in base alla cifra, maggiorandola per evitare di ricaricare ogni volta. Quasi sicuramente rimarranno dei soldi su quella card, che entreranno nelle casse comunali senza aver occupato l'area di sosta che invece può essere occupata da altri, portando così un vantaggio economico. Con il parcheggio orario senza card invece, ogni centesimo viene usato nella sosta. Trovo questa decisione una sciocchezza, vendere le ricaricabili è un vantaggio, invece così vanno a perderci».

Ci perde il turismo secondo lei?
«Certo, non ho dubbi. Vede, il mio amore per Ischia ormai è inamovibile, un episodio del genere non creerà una disaffezione. Ma provo a immedesimarmi in un turista che viene qui per la prima volta, che conosce poco le tante qualità dell'isola. Ebbene credo che un disagio simile lo invogli a non tornare l'anno prossimo. Casamicciola ha bisogno di amministratori che snelliscano la burocrazia, non che la rendano surreale. Mi sento come il protagonista di un film di Totò, che incappa in questioni illogiche, incomprensibili».

Suggerisce quindi di abolire questa delibera?
«Sempre che esista sì, perché è assurdo che una amministrazione non ragioni su ciò che è più utile per il turismo. Questa forma di pagamento è scomoda, insensata. Non è che uno non vuole pagare, ma vuole farlo con facilità, non perdere più di un'ora al giorno per cercare monetine per il parchimetro. Con la crisi e le scossette di terremoto, invece di tranquillizzare i turisti fanno di tutto per allontanarli. Mi chiedo a chi giovi una scelta di questo tipo».
 
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