Cattura di Marco Di Lauro, l'accelerazione dopo il femminicidio di Melito

Cattura di Marco Di Lauro, l'accelerazione dopo il femminicidio di Melito
Sabato 2 Marzo 2019, 19:59 - Ultimo agg. 20:49
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I carabinieri l'hanno trovata in casa dei genitori riversa per terra. Norina Mattuozzo, 33 anni, era tornata a vivere nella casa materna da quando le cose con il marito, Salvatore Tamburrino, un ex sorvegliato speciale contiguo al clan di camorra dei Di Lauro, non andavano più bene. Ma quello che in mattinata era stato rubricato come un episodio di violenza domestica, con il passare delle ore ha assunto un'importanza rilevante anche per la cattura del boss Marco Di Lauro avvenuta nel primo pomeriggio.
 
 

Come ha ammesso lo stesso questore di Napoli, Antonio De Iesu, rispondendo in conferenza stampa a a chi ha chiesto se ci fosse un nesso tra i due fatti: «Nel primo pomeriggio - le parole del questore - c'è stata una inusuale fibrillazione dell'attività investigativa che ci ha consentito di fare degli intrecci per arrivare all'abitazione dove si nascondeva Marco Di Lauro».

È proprio nella casa materna di Norina Mattuozzo, un appartamento al sesto piano di un edificio di edilizia popolare nel centro storico di Melito, che Tamburrino stamattina si è presentato chiedendo di poter parlare con la moglie. I due si sono chiusi in una stanza dalla quale dopo poco è uscito solo l'uomo. Quando sono arrivati i carabinieri per Norina non c'era già più niente da fare, colpita a morte da tre colpi di pistola. In casa c'erano anche i due figli della coppia, un bambino di 7 anni e una ragazzina di 14. L'uomo, una sfilza di precedenti a carico, nel 2007 fu vittima di un agguato al Rione dei Fiori nell'ambito della cosiddetta faida di Scampia interna al clan 'Di Lauro'. In prognosi riservata per giorni, riuscì a salvarsi dopo un delicato intervento chirurgico. Dopo aver ucciso la moglie, Tamburrino ha fatto perdere le tracce, ma la sua fuga è durata poco. I carabinieri erano sulle sue tracce quando, dopo aver contattato il suo avvocato, l'uomo si è costituito negli uffici della squadra mobile di Napoli dove è stato sottoposto a interrogatorio per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti. E di lì condotto in carcere. In Campania si tratta del primo caso di femminicidio nel 2019. Risalgono alla fine dell'anno scorso gli ultimi episodi: la morte di Violeta Senchiu, una 32 enne romena uccisa lo scorso 3 novembre a Sala Consilina. E l'esecuzione in una cartolibreria di Vairano Patenora di Antonella e Rosanna Laurenza uccise dal marito di Antonella, il maresciallo della Guardia di Finanza Marcello De Prata, il 15 novembre scorso.


 
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