Migliaia di cittadini ancora costretti a convivere con la crisi idrica e ora anche con le strade al buio. L'ennesima razzia di cavi elettrici in rame, tranciati e rubati dai tombini di via Padreterno, ha mandato in tilt anche buona parte dell'impianto di pubblica illuminazione in parte della periferia cittadina. È il terzo furto di cavi elettrici in un mese e mezzo. Via Padreterno, strada che congiunge il centro di Marano alla popolosa frazione di San Rocco, è una delle tantissime arterie non coperte da sistemi di videosorveglianza. Non ci sono telecamere del Comune e nemmeno esercizi commerciali da cui attingere immagini per incastrare i ladri, che ormai hanno gioco facile in questa e in altre zone del territorio. Hanno agito di notte, come nelle altre circostanze, impiegando diversi minuti per calarsi nei tombini e rubare l'ultima parte di rame non ancora razziata nelle precedenti incursioni. Un epilogo che era stato dato per scontato da diversi residenti, che da tempo sollecitano controlli notturni e l'installazione delle telecamere di videosorveglianza.
«Una parte della strada - spiega Flora, una delle residenti di via Padreterno che da tempo si batte per il potenziamento dei servizi di sicurezza - era già al buio dalla metà di marzo, ma ora hanno completato l'opera. Via Padreterno, ma in generale l'intera città, è ormai terra di nessuno. Marano è diventata invivibile sotto tutti i punti di vista».
Oltre ai furti, alle strade in condizioni pietose, devastate da buche e perdite d'acqua, a tenere banco - naturalmente - è la questione idrica.
Domani in municipio, per interloquire con i commissari alla guida dell'Ente, faranno capolino anche due consiglieri regionali: Francesco Emilio Borrelli e Pasquale Di Fenza. «A Marano - scrivono in una nota congiunta i rappresentanti del consesso regionale - bisogna intervenire presto per risolvere l'emergenza idrica che ancora oggi penalizza migliaia di cittadini. La Regione si è fatta finora parte dirigente sostenendo la commissione prefettizia con uomini e mezzi della Sma Campania e della Protezione Civile, che hanno aiutato i residenti fornendo acqua con le autobotti. Ma siamo insoddisfatti - aggiungono - per come è stata gestita finora la situazione dalla triade ed è chiaro che non si può andare avanti così. Chiediamo ai commissari un impegno quotidiano per trovare subito soluzioni definitive al problema».