Musica con casse portatili e alcool
nel centro storico, scatta la denuncia

Musica con casse portatili e alcool nel centro storico, scatta la denuncia
di Melina Chiapparino
Sabato 14 Aprile 2018, 19:47 - Ultimo agg. 21:36
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Sta per cominciare un altro week end a tutto decibel, che non farà dormire i residenti del centro storico, pronti a depositare l’ennesima denuncia. E’ scritto nero su bianco in un documento consegnato alla Procura della Repubblica dal ‘Comitato per la Quiete Pubblica Napoletana e la Vivibilità Cittadina’ che ha segnalato l’occupazione di strade e piazze da assembramenti di giovani che nel cuore della notte, improvvisano feste con casse acustiche a tutto volume e fiumi di alcool.

Nella nota, sottoscritta da Gennaro Esposito presidente e legale del Comitato, si fa riferimento specifico a due episodi, avvenuti rispettivamente venerdì 6 aprile e domenica 8 aprile. «In piazza San Domenico Maggiore, alle ore 4.15 – si legge in riferimento al primo avvenimento – un  gruppo di persone si aggirava con casse elettroacustiche portatili, provocando immissioni sonore moleste che facevano svegliare di soprassalto i cittadini, costringendo alcuni di loro ad affacciarsi dalle finestre per grodare di smettere». In quell’occasione, specifica la denuncia, è intervenuta la Polizia di Stato che ha fatto allontanare i ragazzi «senza identificare i disturbatori, ne sequestrare le casse». Quel giorno, intorno alle 2 di notte, lo stesso gruppetto era stato segnalato dai cittadini in via Giusso, sempre nel cuore dei Decumani.

Il secondo episodio, denunciato dal Comitato, è avvenuto l’8 aprile intorno all’1.30, sempre in piazza San Domenico Maggiore- si legge nel documento – dove si è verificato l’assembramento di centinaia di giovani con due bidoni di vino bianco e 4 casse acustiche portatili con distribuzione di birre e super alcolici. Anche in questo caso, il Comitato scrive riguardo l’azione della polizia di Stato: «si otteneva come risultato il solo abbassamento del volume delle casse ma non risulta che siano stati operati né sequestri né identificazioni». «Quello che richiediamo è l’accertamento dei fatti e delle responsabilità- conclude Gennaro Esposito presidente del Comitato- oramai i cittadini sono esasperati, non si può consentire l’abuso di quei luoghi a danno della vivibilità del centro storico».
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