Chiaia, netturbino pestato a sangue aveva sgridato il cittadino sporcaccione

Chiaia, netturbino pestato a sangue aveva sgridato il cittadino sporcaccione
di Luigi Roano
Martedì 19 Marzo 2019, 09:31
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Pestato a sangue un addetto allo spazzamento, reo di avere semplicemente invitato un cittadino poco urbano a non gettare la spazzatura nei cassonetti fuori orario e fuori dai contenitori. Non la prima aggressione, ma solo l'ultima di una lunga serie che vede oggetto di violenza i netturbini e anche gli autisti dell'Anm, due servizi difficili da espletare viste le ristrettezze economiche del Comune e il continuo snellimento delle piante organiche.

L'AGGRESSIONE
Carmine Puggillo - delle Rsu di Asìa - racconta nel dettaglio i fatti. Che sono avvenuti intorno alle 9 al Corso Vittorio Emanuele all'altezza della stazione della funicolare. Qui Alfonso, questo il nome di battesimo del netturbino, è stato aggredito, «per aver richiamato un uomo che gettava una busta della spazzatura fuori dai contenitori. Il lavoratore - racconta il sindacalista - è stato avvicinato da questo energumeno che senza parlare gli ha sferrato un pugno rompendogli il setto nasale». Episodio - si diceva - purtroppo non isolati tanto che lo stesso sindacalista ricorda come l'azienda sia stata informata di tutte le violenze che gli operatori per la raccolta della spazzatura subiscono: «Nell' ultima riunione fatta con il Comune il giorno 15 di questo mese, parliamo di pochissimi giorni fa, abbiamo incontrato il vicesindaco Enrico Panini, l'assessore all'Ambiente Raffaele Del Giudice e i vertici aziendali. A loro abbiamo denunciato il clima ostile che si respira nei quartieri della città per l'abbandono in cui versa il settore spazzamento per mancanza di personale. I lavoratori, quei pochi rimasti, sono presi di mira dai cittadini, e quotidianamente vengono aggrediti verbalmente e fisicamente. Diciamo basta a queste aggressioni vogliamo che il Comune, unico azionista di Asìa prenda l'impegno per un piano serio di assunzioni per lo spazzamento. Tutta la nostra solidarietà va al collega Alfonso al quale auguriamo di guarire presto». Questo lo sfogo, comprensibile, del sindacalista.

 

IL COMUNE
Chiamato in causa Del Giudice replica: «Esprimo tutta la mia solidarietà per l'aggressione ai danni dell'operatore dell'Asia, vittima di un vile attacco solo per aver richiamato un cittadino che stava depositando i rifiuti all'esterno del cassonetto. Sottolineo la costante dedizione e responsabilità delle donne e degli uomini dell'Azienda che ogni giorno operano al servizio della città. Anzi colgo l'occasione per sollecitare il Governo a sbloccare il turn over per le assunzioni nella Pubblica Amministrazione». Del Giudice sull'episodio specifico intende vederci chiaro. «Ho chiesto un rapporto dettagliato su quanto avvenuto. Il Comune e l'Azienda sono pronti a denunciare il responsabile dell'aggressione»
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