Movida a Napoli, notte da incubo a Chiaia: Far West tra gli chalet, preso un minore armato

Movida a Napoli, notte da incubo a Chiaia: Far West tra gli chalet, preso un minore armato
di Giuseppe Crimaldi
Lunedì 24 Gennaio 2022, 07:00 - Ultimo agg. 19:37
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Notte di terrore e sangue a Napoli. È solo l'ultimo capitolo della triste storia che racconta come la follia di una movida senza regole rappresenti ormai un'emergenza che richiede interventi fermi e severi, e di come siano sempre più i giovanissimi a fare paura.

Non si è ancora spenta l'eco delle parole pronunciate in occasione dell'apertura del nuovo anno giudiziario dal procuratore Riello, ed ecco due episodi simmetrici che descrivono la realtà di un dramma che si ripete ormai ad ogni fine settimana: due giovani vengono feriti da colpi di pistola a Mergellina, mentre un 16enne semina il panico e finisce in manette dopo aver rapinato, con un complice e pistola in pugno, uno scooter in piazza Vittoria. Chiaia si risveglia così, con storie di ordinaria criminalità che appaiano il salotto buono con i quartieri più malfamati della città. 

Sulle due vicende indagano i carabinieri del comando provinciale.

Va chiarito in premessa che si sta cercando di capire se i fatti possano essere collegati: si vuole verificare cioè se il minore con il complice armato (che è riuscito a sfuggire alla cattura) possa essere coinvolto anche nella sparatoria accaduta poco prima nella zona degli chalet. Ma ricostruiamo i fatti.

Sono le sei del mattino di ieri quando, a breve distanza l'uno dall'altro, al pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli giungono due persone ferite con colpi di pistola agli arti inferiori: un 19enne di Marano (incensurato) ed un 28enne di Napoli (a cui carico risulta solo una vecchia segnalazione). I due non si conoscono, ma si trovavano di fatto nello stesso luogo al momento dell'esplosione dei colpi: all'esterno di uno degli chalet che a via Caracciolo restano aperti tutta la notte. Il primo ha riportato due ferite, una per gamba, resta ricoverato ma non è in pericolo di vita; per il secondo - poco dopo dimesso - il colpo di pistola l'ha raggiunto al piede destro. 

Ma che cosa è successo? Qui le cose iniziano a complicarsi, perché le vittime forniscono ai carabinieri del radiomobile intervenuti in ospedale versioni differenti. Il 19enne sostiene che al momento degli spari si sarebbe trovato in auto con un amico, e che qualcuno avrebbe tentato di rapinarlo; l'altro ammette invece di essersi trovato al centro di un'improvvisa lite scatenata per futili motivi tra ragazzi. Fatto sta che i tempi del raid armato coincidono, e dunque entrambi potrebbero essersi trovati sulla traiettoria dei proiettili esplosi a due passi dagli chalet. In corso accertamenti dei carabinieri della Compagnia di Bagnoli per verificare se i due eventi siano legati e per chiarire la reale dinamica del duplice agguato che avrebbe potuto avere - inutile dirlo - conseguenze anche tragiche.

Ma questa drammatica vigilia dell'alba non è ancora finita. Facciamo scorrere le lancette dell'orologio a ritroso, siamo adesso poco dopo le quattro quando a poco più di un chilometro da Mergellina - dove sta per scorrere il sangue - si scatena un altro parapiglia.

In questa interminabile notte che separa il sabato dalla domenica accade altro. Succede che all'altezza della Colonna spezzata - siamo a due passi da piazza Vittoria - due giovanissimi balordi se ne vadano ancora in giro. Armati di pistola. Uno di loro ha appena 16 anni, e tenta di rapinare lo scooter ad un coetaneo, un ragazzino di Ercolano. E qui si verifica un piccolo miracolo: la scena avviene sotto gli occhi di alcuni automobilisti, che intervengono in difesa della vittima: scendono dalle macchine, sfidando coraggiosamente i baby-delinquenti, e ne bloccano uno. Arrivano provvidenzialmente anche i carabinieri, che lo arrestano. Quando si dice: il controllo del territorio.

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Il 16enne è un incensurato residente nella periferia orientale della città. Quando è entrato in azione si trovava, come detto, con un'altra persona armata di pistola, ancora in fase di identificazione, che è riuscita a fuggire. Avrebbe le ore contate, i militari dell'Arma sarebbero già in possesso delle sue generalità. Il 16enne finito in manette nascondeva sotto il giubbotto anche un bastone telescopico di circa 45 centimetri, praticamente un'altra arma impropria. In attesa di giudizio il minore è stato condotto presso il centro di prima accoglienza dei Colli Aminei.

Cartoline dall'inferno delle notti senza freni di Napoli. Nelle quali circolano troppe armi e anche tanta droga. Non solo hashish, ma anche cocaina, che contribuisce a far schizzare a mille l'adrenalina di balordi e violenti. 

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