Cinque mummie egiziane di gatti
al museo dell'Orientale di Napoli

Cinque mummie egiziane di gatti al museo dell'Orientale di Napoli
Lunedì 15 Maggio 2017, 15:12 - Ultimo agg. 17 Maggio, 13:04
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Da giovedì 18 maggio alle 11 in esposizione, nel Museo “Umberto Scerrato” dell’Università degli studi di Napoli L’Orientale, a palazzo du Mesnil in via Chiatamone 62, cinque mummie egiziane di gatti che risalgono a 2500 anni fa, in un periodo compreso tra il 390 e il 170 avanti Cristo.
 
 


La più lunga misura 56 centimetri, la più corta 31. Come specie, una è nilotica e le altre quattro libiche. Sono state ritrovate in diverse zone dell’Egitto. All’interno ci sono scheletri di gattini uccisi, in onore delle divinità, in età compresa tra i 4 e gli 8 mesi. Di questo genere di mummie, con la caratteristica dei tratti somatici dipinti a inchiostro, occhi rossi e neri, ce ne sono solo altre 25 in tutto il mondo. Questo però è l’unico gruppo di mummie di gatto in Italia. E di una in particolare, che ha la caratteristica di un motivo decorativo raro (losanghe a spina di pese), esiste solo un’altra simile al mondo.

Negli anni Cinquanta queste mummie erano state ammassate in condizioni precarie in una teca del Museo coloniale napoletano di via Chiatamone, difficilmente visitabile, poco aperto al pubblico e frequentato per lo più da studiosi. Dopo la guerra se ne persero le tracce, fino a rispuntare in un vecchio magazzino della Società africana italiana sotto una grossa coltre di polvere. Così, nel 2014, sono state recuperate, restaurate, analizzate e studiate da una équipe di archeologi ed egittologi dell’Orientale. Responsabile principale di questo progetto è stata Maria Diletta Pubblico, egittologa,  29 anni, dottoranda dell’Orientale.

Per studiarle, alle mummie sono state fatte anche le tac e la radiografie. Il restauro è durato un anno. Ora l’Università degli studi di Napoli l’Orientale restituisce alla città questi reperti archeologici di grande suggestione.

Ingresso gratuito nel Museo giovedì e venerdì dalle 11 alle 14 e, su appuntamento, sempre a ingresso gratuito.
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