Circumvesuviana, pochi capitreno: decine di corse soppresse e disagi

Circumvesuviana, pochi capitreno: decine di corse soppresse e disagi
di Francesco Gravetti
Giovedì 9 Giugno 2022, 23:50 - Ultimo agg. 10 Giugno, 16:59
4 Minuti di Lettura

Decine di soppressioni di corse per mancanza di personale, uno sciopero annunciato e il nodo della sicurezza ancora tutto da sciogliere, con il prossimo fine settimana che potrebbe nuovamente far registrare resse, treni affollatissimi e ritardi, come ormai sta accadendo ogni sabato e domenica, quando i pendolari del mare prendono d’assalto la ferrovia. In Circumvesuviana sono molte le questioni aperte, che si tramutano in disagi per i viaggiatori. Ieri una decina di corse, distribuite su tutte le linee della Circum, sono state cancellate nell’arco dell’intera giornata, fino al pomeriggio, quando poi la situazione è migliorata ma le avverse condizioni meteo hanno messo a dura prova la tratta per Baiano. Motivo delle soppressioni, la mancanza di personale. Si tratta di un problema vecchio: soprattutto i capitreno sono sotto organico e il ricorso allo straordinario è sistematico, solo che in Eav di recente si tende a usare con meno frequenza le ore in più per evidenti ragioni di bilancio. Insomma, un precario equilibrio che, ogni tanto, si rompe proprio come accaduto ieri. A spiegare come sono andate le cose è David Mamone, nuovo direttore dell’esercizio di Eav e manager con una decennale esperienza in Trenitalia: «Abbiamo avuto una concomitanza di fattori legati al personale, ma contiamo di recuperare già nei prossimi giorni. Con i sindacati abbiamo raggiunto un accordo sulla produttività e, inoltre, presto andranno in servizio i neo-assunti, dopo il lungo periodo di formazione».

Di sicuro è stata una giornata complicata per gli utenti che, peraltro, si preparano ad affrontare un venerdì nero, quello del 17 giugno. La settimana prossima, infatti, è stata proclamata l’astensione dal lavoro di due sigle sindacali autonome, l’Orsa e l’Usb. Considerando che entrambe hanno molti iscritti tra il personale viaggiante, sia sulle linee della Circumvesuviana che su Cumana e Circumflegrea, si prevede un venerdì nero per chi si metterà sui treni dell’Eav. Anche le motivazioni alla base del doppio sciopero sono di quelle destinate a lasciare strascichi e polemiche. Orsa, infatti, si ferma per protestare contro la decisione dell’azienda di chiudere decine di biglietterie e lasciare impresenziate stazioni come Ercolano, San Giorgio a Cremano, Casalnuovo ed altre. «Questa decisione della direzione aziendale ha, a nostro avviso e nei fatti, reso meno sicura e regolare la circolazione ferroviaria, aumentando il clima di insicurezza tra i fruitori», spiega il sindacato in una nota. Usb, invece, fa sciopero per solidarizzare verso il dipendente licenziato qualche settimana fa, per il quale non sono mancate le polemiche nel dibattito politico, con il consigliere regionale Severino Nappi che aveva presentato anche un’interrogazione al governatore Vincenzo De Luca. 

Video

Il terzo fronte caldo riguarda la sicurezza. Due giorni fa il presidente Eav Umberto De Gregorio è stato in Prefettura, con Luca Cascone, consigliere regionale delegato ai trasporti, e rappresentanti delle forze dell’ordine. È stato lo stesso De Gregorio a sollecitare il summit, dopo il potenziamento del servizio di vigilanza da parte della stessa Eav (sono circa 40 le guardie giurate a lavoro sulle linee della Circumvesuviana) ma anche davanti alla constatazione del caos, difficile da governare, causato nei fine settimana dalla corsa di turisti alle mete archeologiche e balneari.

Ogni sabato e domenica le corse partono in netto ritardo e i treni si riempiono all’inverosimile, tra proteste, svenimenti, risse. Il prefetto ha chiesto all’Eav di presentare delle proposte per tentare di arginare il problema e l’azienda ha promesso di farlo entro qualche giorno. Le soluzioni allo studio sono diverse: alcuni treni potrebbero partire vuoti da Napoli per non arrivare già pieni alle stazioni della provincia, altri potrebbero saltare alcune fermate. Difficile, se non impossibile, il ricorso alla prenotazione del biglietto, che pure era stato ipotizzato. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA